Confcommercio Mobilità: "proroga Rca per i veicoli non circolanti, un passo importante"

Confcommercio Mobilità: "proroga Rca per i veicoli non circolanti, un passo importante"

Emendamento al Dl Milleproroghe per posticipare l’obbligo di stipula di polizze assicurative per la responsabilità civile sui veicoli situati in aree private.

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5 marzo 2024

Un emendamento presentato dai relatori al Dl Milleproroghe prevede che l’obbligo di stipula di polizze assicurative per la responsabilità civile sui veicoli situati in aree private possa essere posticipato almeno sino al prossimo 30 giugno. Il Governo, con un emendamento di maggioranza, è andato così incontro alla richiesta sollevata da Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione (concessionari e rivenditori autoveicoli), Assocamp (commercianti veicoli ricreazionali, camper e caravan) e Federacma (commercianti macchine agricole, da giardino, movimento terra, costruzioni, sollevamento) dopo il decreto legislativo (22 novembre 2023) di recepimento della Direttiva europea. “Ringraziamo i relatori – ha detto Simonpaolo Buongiardino, presidente di Confcommercio Mobilità – che, per conto del Governo, hanno compreso l’importanza della nostra richiesta perché vengono coinvolti almeno 3 milioni di veicoli all’anno e non vi sono ancora compagnie che abbiano ideato un sistema ad hoc di copertura assicurativa. Se il decreto verrà convertito in legge, avremo ottenuto un risultato rilevante alla luce della circolare del Ministero dell’Interno, pubblicata l’8 febbraio, che fornisce le prime indicazioni operative agli organi di controllo e approvazione di eventuali sanzioni”. “Ora – prosegue Buongiardino – ci auguriamo, anche nelle more dell’approvazione definitiva, di essere presto convocati dal Ministero dei Trasporti per poter definire così con quali coperture assicurative e modalità si possano rispettare gli obblighi normativi comunitari. L’emendamento ci permette una tranquillità e serenità di confronto, ma comunque disporremo di poco più di 4 mesi per trovare una lettura condivisa della Direttiva europea in termini applicativi, per far sì che il sistema assicurativo sia pronto con i relativi prodotti e che i rivenditori si adeguino”. “Ciò sempre – conclude Buongiardino - che nel prosieguo del dibattito parlamentare non si preveda, come abbiamo inizialmente richiesto, di estendere sino a fine anno la sospensione. Ad ogni modo auspichiamo di essere convocati in tempi brevissimi con l’obiettivo di giungere ad un risultato che sia soddisfacente per tutti”.

Federacma: “serve confronto con Ania e associazioni agricole”

"Ringraziamo i tanti parlamentari e il Governo che hanno compreso il valore delle nostre richieste ma continua a permanere incertezza sull'attuazione delle nuove disposizioni normative". Così Andrea Borio, presidente di Federacma, che ritiene "ancor più urgente, avviare un confronto presso il Ministero dei Trasporti, competente in materia, per trovare una soluzione condivisa che permetta a tutti i possessori di veicoli, di ogni tipo, di poter comprendere come adempiere al nuovo obbligo, stante l'inesistenza di adeguati strumenti assicurativi".

Secondo Borio al tavolo di confronto è necessario che, oltre alle associazioni consociate in Confcommercio Mobilità, prenda parte anche Ania, l'associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, "affinché si possa giungere alla definizione di idonei strumenti assicurativi che non pesino troppo sulle tasche dei possessori di veicoli in aree private. Infine - conclude il presidente di Federacma – “invitiamo al coinvolgimento anche le associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative dato che l'obbligo di assicurazione interessa i tanti trattori e mezzi presenti nei campi, seppur a partire dal prossimo luglio".

Anapa: cambiare la norma di recepimento per evitare disagi a milioni di automobilisti

 

Anapa Rete ImpresAgenzia, chiede al Governo di modificare il decreto legislativo di recepimento dell’ultima direttiva europea sulla Rc auto, la cui efficacia è attualmente sospesa per i mezzi agricoli fino al 30 giugno. L’Associazione di rappresentanza degli agenti professionisti di assicurazione ha così inviato due lettere, rispettivamente al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e al presidente dell’Ivass, Federico Signorini, sottolineando come la proroga dei termini di entrata in vigore “apra lo spazio ad una riflessione più articolata sulla disciplina dell'obbligatorietà di assicurazione dei veicoli”.

A giudizio di Anapa il disposto della direttiva è stato interpretato “stabilendo un principio assoluto come se il legislatore comunitario avesse voluto imporre un obbligo generalizzato di assicurazione, anche per quei veicoli che non vengono utilizzati come strumenti di trasporto e rimangono in stazionamento in luoghi chiusi e non accessibili. A parere di chi scrive - sottolinea ancora la lettera - l’intento della direttiva appare, invece, quello di estendere la protezione offerta ai consumatori dai contratti Rc auto a quei casi nei quali un veicolo, utilizzato come strumento di trasporto e regolarmente assicurato, dovesse essere coinvolto in un incidente laddove circoli in aree private non adibite alla pubblica circolazione”. Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di Anapa, rimarca ancora che l'applicazione di un principio generalizzato “rischierebbe di obbligare circa tre milioni di proprietari di veicoli non utilizzati, secondo le nostre fonti, ad assicurarsi per un rischio di fatto inesistente, poiché gli stessi veicoli non sarebbero adibiti a mezzi di trasporto”.

 

Da un confronto istituzionale con organizzazioni gemelle di Paesi dell’Unione Europea, l’Associazione ha accertato che, ad esempio in Francia, la stessa norma sia stata recepita limitando l'obbligo di assicurare i veicoli "per poterli utilizzare", escludendo quindi quelli che allo stato siano ricoverati in luoghi privati non accessibili e non utilizzati. Simile comportamento, in ambito Efta pur se non soggetto alla direttiva, ha tenuto per analogia la Svizzera. Ciò discende dal fatto che la direttiva stessa, all’ articolo 5, prevede la possibilità per i legislatori degli Stati membri di derogare all’obbligo assicurativo per quanto concerne i veicoli utilizzati esclusivamente in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni, concedendo quindi uno specifico spazio interpretativo ad ogni singolo Paese. In altri ordinamenti la deroga è stata utilizzata ma non in Italia.

 

Anapa, chiede pertanto al legislatore di tornare sui suoi passi, in analogia con quanto fatto altrove, così da evitare disagi del tutto inutili a milioni di automobilisti ed il concreto rischio di gold plating, cioè di vincoli normativi eccessivi e non previsti nella prevalenza degli altri paesi comunitari.

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