"RIVOLUZIONE" PER IL LOTTO

"RIVOLUZIONE" PER IL LOTTO

p.03 d:5-11-2004 t:FINANZIARIA

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5 novembre 2004

Finanziaria: rivoluzione per il Lotto

 

Per il Lotto, il più tradizionale dei giochi, arriva un’undicesima ruota che sarà nazionale e non legata ad una città, ed anche “l’estratto determinato” che, per i giocatori che puntano sui numeri ritardatari, consentirà di tentare di indovinare su quale estrazione progressiva uscirà il numero mancante, vincendo così cinquantacinque volte la posta, invece delle undici previste per l’estratto semplice. Il tetto massimo di vincita con una sola schedina passerà da 516.000 a 12 milioni di euro. Queste e altre novità, sono contenute in un emendamento che il governo ha presentato alla Finanziaria e, se verrà approvato, scatteranno a partire da gennaio prossimo. L’emendamento punta a modificare anche le norme sulle sigarette: l’aumento di gettito potrà derivare anche da un aumento del prezzo deciso singolarmente dai produttori, invece che da un ritocco dell’accisa. L’emendamento viene incontro alle richieste dei tabaccai, sia sul fronte del prezzo del tabacco (ritoccando la sola accisa avrebbe aumentato anche l’Iva facendo lievitare i prezzi ancora di più), sia per le ritenute sulle vincite dei giochi (che scendono dal 10 al 6%), sia sul fronte della terza estrazione settimanale del Superenalotto e del Lotto che, contrariamente a quanto previsto dalla finanziaria, saranno collegate.

 

L’ESTRATTO DETERMINATO: Si potrà giocare l’estratto semplice (che paga 11 volte la posta giocata) ma anche indicando, accanto al numero, anche con quale successione uscirà dal bussolotto. Cioà se sarà un primo, secondo, terzo, quarto o quinto estratto. Nel caso di vincita la giocata sarà ripagata per 55 volte.

 

L’UNDICESIMA RUOTA: Non sarà un’altra città ad entrare tra le attuali ruote. Sarà invece introdotta una “ruota nazionale” che dovrà essere giocata autonomamente: in pratica, sarà offerta una nuova possibilità di giocata ma anche di vincita. Le scommesse su questa cinquina saranno effettuate puntando sulla ruota stessa “con esclusione di tutte le altre le ruote”, rappresentando di fatto una alternativa alla tradizionale giocata “su tutte le ruote”. Le estrazioni della “nazionale” saranno fatte tradizionalmente nella Capitale ma, in occasione di specifici eventi, potranno essere spostate anche in altre città. I premi saranno gli stessi riconosciuti alle altre ruote.

 

12 MILIONI CON UNO SCONTRINO: Con un solo “scontrino di giocata” sarà ora possibile vincere fino a 12 milioni di euro, mentre attualmente il tetto del premio è di 516.000 euro. In pratica per chi fa una cinquina con una sola schedina la vincita si ferma ora, in ogni caso, a 516.000 euro: in futuro si potrà arrivare anche a 12 milioni. Il ritocco al tetto consente di evitare lo spezzettamento delle giocate su più scontrini, una pratica agevole solo per gli appassionati più esperti del gioco.

 

PIU’ PREMI SU VINCITE DIFFICILI: I giocatori del Lotto hanno imparato a scommettere sui numeri ritardatari, cioè su un singolo estratto, facendo alla fine saltare il banco delle vincite. Per limitare questo fenomeno saranno aumentate le poste pagate per le vincite più difficili. Così rimane congelato l’ambo. Il terno passa invece da 4.250 volte a 4.500 volte la posta; la quaterna da 80.000 a 120.000 volte la posta; la cinquina da 1 milione a 6 milioni di volte la posta.

 

LA TERZA ESTRAZIONE: Arriverà la terza estrazione del Lotto e dell’Enalotto. Ma, a differenza di quanto previsto ora, dovranno essere collegate.

 

FISCO SULLE VINCITE: Attualmente l’erario incassa come ritenuta il 3% delle vincite riscosse. La finanziaria prevede di portare questo prelievo al 10% mentre l’emendamento del governo corregge il tiro e ribassa questo valore al 6%.

 

SIGARETTE: Il governo, nell’emendamento, conferma l’obiettivo di incassare 500 milioni di euro dalle sigarette. Ma questo scopo potrà essere raggiunto anche senza aumentare l’accisa, che farebbe aumentare anche l’Iva con un impatto moltiplicatore sul gettito. E’ invece prevista la possibilità che il risultato possa essere ottenuto anche con aumento del prezzo di vendita al pubblico dei pacchetti decisi dai produttori. Il direttore dei Monopoli, inoltre potrà decidere che per obiettivi di pubblico interesse (come la salute pubblica) possa introdurre il prezzo minimo di vendita al pubblico delle sigarette: una misura che colpirebbe i pacchetti low cost.

 

      

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