A SIENA CONVEGNO SU CRISI E RECESSIONE

A SIENA CONVEGNO SU CRISI E RECESSIONE

Soluzioni e proposte per affrontare la crisi economica. Interventi di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, Beniamino Quintieri, docente di Economia Politica a Tor Vergata, Maurizio Cenni, sindaco di Siena e Giuseppe Mussari, presidente Banca Mps.

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14 novembre 2008
Nel suggestivo scenario della Sala San Pio V, all’interno del Santa Maria della Scala in Siena si è svolta la tavola rotonda organizzata da Confcommercio Siena con ospiti di primordine: Carlo Sangalli, presidente confcommercio nazionale; Beniamino Quinti

A Siena convegno su crisi e recessione

 

Nel suggestivo scenario della Sala San Pio V, all’interno dell’ente museale di Santa Maria della Scala, si è svolto a Siena il convegno “Dalla crisi dei mercati finanziari alla recessione economica:come affrontarli? Associazioni, banche, enti pubblici e imprese a confronto”, organizzato da Confcommercio Siena. Sono intervenuti: Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio nazionale; Beniamino Quintieri, docente di Economia Politica a Tor Vergata; Maurizio Cenni, sindaco di Siena e Giuseppe Mussari, presidente Banca MPS spa.

Un grave lutto non ha permesso al presidente della Confcommercio senese, Stefano Bernardini, di portare il suo saluto; al suo posto è intervenuto il vice presidente vicario di Confcommercio Siena Pietro Bazzani. Secondo Beniamino Quintieri, la situazione attuale non si può paragonare alla crisi del 1929 (negli Stati Uniti -33% pil –25% occupazione), “quindi – ha detto Quintieri - non è utile una ricetta ‘protezionistica’: il rischio è una sorta di sindrome giapponese, cioè una decennio di stagnazione come accaduto al paese del sol levante”. “Fino a due mesi fase –ha aggiunto Quintieri - la preoccupazione principale era combattere l’inflazione; adesso vi è il pericolo opposto: la deflazione, visto che il prezzo del petrolio è sceso velocemente da 130/140 dollari a 50/60 dollari al barile con le ovvie conseguenze sui prezzi delle materie prime. Occorre creare un clima di fiducia accettabile; è difficile che non vi sia un forte ridimensionamento dei consumi anche se la domanda internazionale potrebbe essere sostenuta dai paesi asiatici come la Cina e l’India”. “Dunque – ha concluso Quintieri - l’Italia dovrà fare attenzione al mercato russo e all’Opec perché se è vero che il petrolio costa meno questo potrebbe influire sulle esportazioni italiane destinate a essere meno richieste. Vi è poi qualche rischio di vincoli più stretti per il credito alle imprese ma non sarà pesantissimo”.

Il presidente di Banca MPS, Giuseppe Mussari, si è detto convinto che la crisi finanziaria non contagerà l’economia soprattutto in Italia “perché il tessuto imprenditoriale italiano fatto da migliaia di pmi è più flessibile e resisterà meglio e anche perché le bolle finanziarie’ non sono quantitativamente importanti per il nostro Paese”. “La Regione Toscana – ha osservato Mussari - ha già iniziato un percorso virtuoso e anche l’incontro previsto con il presidente Formigoni prossima settimana pone la Lombardia in questa scia”. “In questo momento – ha aggiunto - invece di abbattersi è necessario cogliere l’opportunità di ragionare e cambiare mentalità sul patrimonio proprio della piccola impresa che ha notoriamente scarsa dotazione patrimoniale in quanto il tessuto delle pmi è essenziale e va rafforzato. Il governo deve decidere di ridurre il carico fiscale anche una tantum”. Infine Mussari ha fatto notare che per adesso è più una crisi ‘percepita’ psicologicamente, ma nel 2009 invece gli effetti si faranno sentire in modo concreto”. Il sindaco Cenni ha sottolineato che all’interno del territorio è difficile individuare cosa precisamente accadrà. “Di sicuro sii può notare che la città di Siena è portata a vivere sopra le sue possibilità. La Finanziaria è molto pesante sugli enti pubblici (vedi Ici) quindi nel 2009 ci saranno pochissimi investimenti possibili. L’impegno sarà di fare cose migliori con minori risorse. Non è possibile poi che una volta decisa un’opera debbano passare 5 anni per mettere la prima pietra”.

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