Per i distributori di farmaci e dispositivi medici è “a rischio la sostenibilità del servizio”

Per i distributori di farmaci e dispositivi medici è “a rischio la sostenibilità del servizio”

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17 marzo 2022

Adf-Confcommercio e Federfarma Servizi, in rappresentanza di tutte le aziende della distribuzione intermedia del farmaco in Italia, hanno inviato una nota a Presidenza del Consiglio, Ministero della Salute, Mise, Mef e Ministero della Transizione Ecologica per evidenziare le enormi difficoltà che stanno affrontando per continuare a garantire il servizio pubblico a tutela della salute della popolazione. Alle criticità strutturali dovute alla sottoremunerazione, disposta per legge, della distribuzione dei farmaci di classe A si aggiungono ora costi e tariffe fuori controllo, con l’aumento del 131% del costo dell’energia elettrica e di quasi il 90% del costo dei carburanti, e le agitazioni degli autotrasportatori che bloccano gli approvvigionamenti e la circolazione delle merci. In gioco, insomma, è a rischio la sostenibilità stessa del servizio di consegna dei farmaci necessari alla comunità, nonché la regolarità delle forniture alle farmacie, con possibili casi di carenze di medicinali sui territori.

“Con una remunerazione al palo, già prima nettamente insufficiente a coprire i costi di distribuzione dei farmaci del Servizio sanitario nazionale, per le nostre aziende si fa sempre più concreto il rischio di non essere più in grado di svolgere in modo ottimale il proprio lavoro. Rinnoviamo perciò con forza il nostro appello al Governo perché attivi urgenti e improrogabili misure di natura congiunturale e strutturale con interventi per salvaguardare la nostra categoria, che è l’anello centrale della filiera del farmaco”, dice il presidente di Adf, Walter Farris.

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