Anatocismo, braccio di ferro tra banche e clienti

Anatocismo, braccio di ferro tra banche e clienti

Il sito associativo dedica il suo focus al via libera della Cassazione alle richieste di rimborso per i clienti che hanno pagato alle banche gli interessi sugli interessi fino al 1999. Ma l'Abi non ci sta...

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24 novembre 2004
Anatocismo bancario, braccio di ferro tra banche e clienti

Anatocismo bancario, braccio di ferro tra banche e clienti

 

Il sito associativo di Confcommercio dedica il suo consueto focus alla recente sentenza della Corte di Cassazione che ha riacceso le speranze di molti correntisti di vedere restituita una parte delle somme pagate per prestiti e fidi fino al 1999.

Il principio sancito dalla Cassazione, a Sezioni Unite, arriva dopo una lunga serie di sentenze in materia di capitalizzazione degli interessi bancari che per decenni aveva visto prevalere un orientamento favorevole alle banche. 

I correntisti che intendano ottenere il rimborso degli interessi frutto del cosiddetto calcolo "anatocistico" applicato dalle banche,  dovrebbero, innanzitutto, effettuare una verifica preventiva del rapporto costi/benefici posto a base della relativa azione di recupero. Se decide di procedere, il correntista deve inviare alla propria banca una lettera formale con richiesta documentata di rimborso degli interessi indebitamente calcolati. In caso di risposta negativa o di mancata risposta da parte dell'istituto di credito, l'azione dovrà necessariamente proseguire nelle sedi giudiziali. Se la somma richiesta alla banca non superi i 2mila e 500 euro, il cliente potrà fare ricorso al Giudice di pace. Per importi superiori dovrà, invece, adire al Tribunale competente per territorio.

 

 

 

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