Assoconfidi: "Dare nuovo slancio al sistema dei Confidi"
Assoconfidi: "Dare nuovo slancio al sistema dei Confidi"
A Roma, nella sala Nassirya del Senato della Repubblica, Assoconfidi ha presentato la propria proposta per la riforma del sistema dei Confidi, in attuazione della Legge 13 luglio 2016, n. 150 "Delega al Governo per la riforma del sistema dei Confidi". Assoconfidi è l'associazione cui aderiscono le 7 Federazioni espressione delle Associazioni datoriali rappresentative del sistema dei Confidi italiani, e che rappresenta oltre 250 strutture, ossia la quasi totalità dei soggetti operanti sul mercato, che detengono complessivamente oltre 12,5 miliardi di garanzie in essere rilasciate su circa 33 miliardi di finanziamenti bancari a favore di 1,2 milioni di micro piccole e medie imprese. "La riforma si propone di disciplinare il sistema della garanzia ridisegnando il ruolo dei Confidi e le loro relazioni nella filiera della garanzia e rispetto agli altri soggetti, cercando di favorire il superamento delle difficoltà di accesso al credito delle PMI, che rappresenta ancora oggi una delle maggiori criticità del nostro Paese e uno dei più rilevanti ostacoli all'uscita dalla crisi e allo sviluppo economico" ha affermato, nella sua relazione introduttiva, Pier Giorgio Piccioli Presidente Assoconfidi. "L'attuale filiera della garanzia – continua il Presidente – appare eccessivamente frammentata e articolata. Più soggetti intervengono sugli stessi ambiti, con una sovrapposizione di ruoli e modalità di intervento e questo, ovviamente, genera una dannosa concorrenza tra i diversi strumenti, a tutto svantaggio delle mPMI". Su questa scia, il sistema dei Confidi - per il tramite di Assoconfidi - è impegnato da mesi nel sostenere un percorso di autoriforma strutturale che è stato sancito proprio la scorsa estate dal Parlamento attraverso l'approvazione della Legge Delega, grazie in particolar modo al concreto supporto delle Commissioni Finanze di Senato e Camera e del suo primo firmatario, il sen. Gianluca Rossi. L'intervento risulta oramai non più rinviabile, anche in considerazione della drastica riduzione dell'attività dei Confidi, punta di eccellenza nel panorama europeo. "Serve dare nuovo slancio all'attività dei Confidi creando le condizioni, anche normative, per ampliarne il perimetro di attività ed adeguarlo alle nuove esigenze del mercato del credito alle mPMI". Assoconfidi si è resa portavoce delle esigenze del sistema elaborando e declinando i principi di riferimento che - a suo parere - dovrebbero orientare la complessiva riforma, predisponendo un progetto strategico presentato nella conferenza stampa: ridefinizione del ruolo dei Confidi nell'ambito del sistema della garanzia e delle relazioni con gli altri attori nella filiera della garanzia, in un'ottica di sussidiarietà tra gli operatori e di valorizzazione dell'addizionalità economica e finanziaria generata dai Confidi; rafforzamento della capacità del sistema di sostenere efficacemente l'accesso al credito delle PMI, fornendo risposte adeguate alle nuove esigenze e sostenendo l'innovazione e la diversificazione; semplificazione e razionalizzazione dello scenario normativo di riferimento, che deve tener conto delle profonde peculiarità – negli obiettivi e nei modi – rispetto al resto degli operatori che operano nel panorama economico/finanziario; necessità di fornire gli strumenti necessari ad assicurare la sostenibilità economica e patrimoniale del Sistema nel tempo, al fine di poter supportare le imprese. Tale autoriforma trova le sue direttrici quindi nell'auspicato riordino della complessiva filiera della garanzia secondo principi di sussidiarietà ed integrazione tra i soggetti e gli strumenti pubblici e privati; nel riconoscimento dei Confidi quali aggregatori di soluzioni per il credito e i finanziamenti alle mPMI; nel rafforzamento e nel raggiungimento di una dimensione funzionale del sistema della garanzia; nell'ampliamento dell'ambito di operatività dei Confidi; nella reale e sostanziale declinazione dei criteri di proporzionalità e specificità e nella semplificazione degli adempimenti e degli oneri a loro carico. Principi di riforma accolti con favore anche dalla politica, attraverso le parole del Senatore Gianluca Rossi componente la Commissione Finanze del Senato, e del Vice Presidente della Commissione Finanze alla Camera, on. Paolo Petrini. "Riteniamo di primaria importanza – conclude il Presidente di Assoconfidi - portare di nuovo all'attenzione della politica il ruolo centrale dei Confidi nell'alimentare lo sviluppo economico e sociale del Paese e sensibilizzarlo sulla necessità di definire un contesto di riferimento ottimale affinché il sistema possa creare valore a favore delle PMI. Auspichiamo dunque che il percorso di evoluzione normativa ipotizzato, priorità assoluta per il sistema dei Confidi e – ancor prima – di quello imprenditoriale di cui esso è espressione, possa trovare concreta attenzione e attuazione da parte delle competenti Istituzioni".
Giovanni Da Pozzo, vice presidente Assoconfidi e Membro del comitato di Presidenza di Federascomfidi
"Abbiamo la necessità di riaffermare anche a livello politico l'urgenza che il Governo raccolga la nostra proposta di riforma del sistema dei Confidi - non più rinviabile - e si attivi al più presto per dare attuazione ai principi condivisi. Le mPMI hanno bisogno di poter contare su un sistema dei Confidi sempre più solido ed in grado di sostenerle e supportarle anche nel rinnovato scenario di mercato".