BILLE' REPLICA A PRODI

BILLE' REPLICA A PRODI

Al Presidente del Consiglio vorrei dire solo tre cose:

1) i primi a chiedere norme che portassero ad una reale liberalizzazione del mercato alla vigilia di Maastricht e dell'introduzione della moneta unica siamo stati proprio noi, ma liberalizzare non significa lasciare un mercato senza regole e nel quale il primo ad essere danneggiato potrà essere proprio il consumatore. E poi, afferma il Presidente di Confcommercio Sergio Billè, impostando la riforma in questo modo, Prodi dimostra di non aver tenuto in nessun conto i problemi di quel milione e mezzo di famiglie che di commercio fino ad ora hanno sempre vissuto, e di ignorare i risultati dei referendum del 1995;

2) la colpa di associazioni come la nostra non è quella di non rappresentare i veri interessi degli operatori del commercio, ma semmai di aver deciso da qualche anno a questa parte di fare sindacato in un altro modo senza più allinearsi così come si usava ai tempi della prima Repubblica, e che Prodi del resto conosce assai bene, ai voleri e ai dettami di chi sta a Palazzo Chigi;

3) ci sono persone nel Governo, conclude Billè, come il Ministro dell'Industria Bersani che mostrano di aver compreso la giustezza di molti dei nostri rilievi che non sono contro l'insieme della riforma, ma contro alcune sue evidenti e vistose storture".

 

 

 

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