"Sulla legge sulla rappresentanza sindacale in discussione alla Camera, si corre il rischio di costruire un paradosso logico e giuridico: un contratto collettivo di lavoro avrebbe efficacia generale per volontà dei soli sindacati dei lavoratori, liberi di scegliersi la loro controparte.

La validità "erga omnes" di un contratto deve dipendere, invece, dalla rappresentatività riconosciuta delle associazioni firmatarie.

Non è una mera questione di tecnica contrattuale ma di decidere se si vuole avanzare in direzione di quella democrazia economica che rimane ancora la grande incompiuta del sistema politico-istituzionale.

Gli assetti produttivi e il mercato sono profondamente mutati e rifiutano incoerenti tuffi nel passato.

E' questo il profondo convincimento espresso dalle rappresentanze di gran parte delle imprese che hanno indirizzato un documento unitario alle forze politiche e ai gruppi parlamentari che si apprestano a votare la legge alla Camera.