Billè replica a D'Amato: i suoi conti non tornano

Billè replica a D'Amato: i suoi conti non tornano

63/2003
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Roma, 28.08.2003

 

BILLÈ REPLICA A D’AMATO: I SUOI CONTI NON TORNANO

 

“Mi auguro che certe analisi costruite a tavolino con obiettivi palesemente strumentali siano solo l’effetto di un colpo di sole perché se i conti della nostra inflazione non tornano i primi a doversi fare un vero esame di coscienza dovrebbero essere proprio molti settori dell’industria ”.

Questa la replica del Presidente di Confcommercio, Sergio Billè alle accuse rivolte da D’Amato al settore della distribuzione. “E questi conti, aggiunge Billè, non tornano per almeno tre fondamentali motivi.

Primo, proprio pochi giorni fa è stata la grande distribuzione a denunciare, dati alla mano, l’abnorme incremento - che ha raggiunto, in alcuni casi, addirittura il 20% - dei listini dei produttori soprattutto per quanto riguarda le voci fondamentali della spesa alimentare. E per le piccole strutture commerciale è andata anche peggio. Ci sono gli elenchi di questi aumenti ditta per ditta.Perché D’Amato non fa un diretto riscontro?

Secondo, è un fatto incontestabile che  incentivi, condizioni di approvvigionamento energetico, sostegno alla ricerca e allo sviluppo, ammortizzatori sociali, ecc. continuano ad essere  appannaggio solo di certi settori industriali.

Terzo, mentre è andato avanti, sia pure fra molte difficoltà, il processo di liberalizzazione del settore del commercio, non è stato fatto fino ad ora proprio nulla sia per migliorare l’efficienza e la produttività dei servizi di pubblica utilità e delle infrastrutture sia per debellare quelle rendite di potere che non consentono al mercato di essere competitivo e trasparente”.

 

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