Billè: "Serve una cura da cavallo per investimenti e consumi"

Billè: "Serve una cura da cavallo per investimenti e consumi"

Il presidente di Confcommercio ha ribadito la necessità di "un robusto rilancio dei consumi e di una politica del credito favorevole alle Pmi". "L'economia è ferma, per ripartire il governo adotti il paso doble".

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3 marzo 2004
PIL: BILLE', SERVONO INVESTIMENTI INFRASTRUTTURE E PIU' CREDITO A PMI

Billé: “Cura da cavallo per investimenti e consumi”

 

Il presidente di Confcommercio intervenendo alla trentasettesima giornata del credito che si svolge a palazzo Altieri, sede dell’Abi, ha sottolineato come “sia un fatto incontestabile che la nostra economia stia attraversando un momento particolarmente delicato e difficile a 360 gradi perché non c’è settore del nostro sistema Paese che oggi non sia in sofferenza”. “E poco ci conforta – ha detto Billè - anche il fatto che altri Paesi, in Europa, abbiano chiuso il 2003 con conti peggiori dei nostri e che, anche in questo inizio del 2004, siano ancora alla ricerca, ricerca affannosa direi, della ricetta giusta per poter superare la crisi”. “La verità è che l’Italia, a differenza di altri Paesi, si trova oggi di fronte ad un doppio snodo, ad un doppio problematico crocevia. Da un lato, deve trovare le risorse e le energie necessarie per superare questa difficile congiuntura che ci accomuna al resto d’Europa, dall’altro, è sempre più cosciente del fatto che questa congiuntura negativa, a differenza delle altre di eguale conio che l’hanno preceduta, non si supera più gettando qualche ciambella di salvataggio ma sciogliendo quei nodi strutturali che si sono ormai trasformati in veri e propri steccati che impediscono lo sviluppo del sistema.

Si sta discutendo molto di queste cose ma ho l’impressione che questa discussione stia assomigliando a quelle partite di calcio che, anzichè sul campo, vengono giocate a tavolino, cioè in modo solo virtuale”.  “Io, invece, credo che non ci sia più tempo per la teoria e per lo studio di schemi tattici: bisogna scendere assolutamente in campo e giocare fino in fondo la partita. Cercando di vincerla anche ricorrendo ai tempi supplementari, anche al dischetto dei rigori. Usando i tacchetti giusti, le punte giuste, i giocatori più addestrati per questo scopo”.“Il punto – ha detto il presidente di Confcommercio - è che tutti oggi dobbiamo fare proprio di tutto per evitare che il triangolo banche-imprese-risparmio, architrave del nostro sistema, si trasformi in una specie di triangolo delle Bermude nel quale possono naufragare le speranza di ripresa e di sviluppo della nostra economia”. “Bisogna adottare al più presto strumenti legislativi che servano a tutelare i risparmiatori e soprattutto a convincerli che casi come quelli della Parmalat e della Cirio non potranno, d’ora in poi, più ripetersi. E’ giusto che il Parlamento, per definire questi strumenti, si prenda i tempi necessari, ma ci auguriamo davvero che essi, vista la particolare urgenza del problema che abbiamo di fronte, non siano eterni e soprattutto servano a realizzare quei correttivi del sistema che oggi, agli occhi non solo dei risparmiatori ma anche a quelli delle imprese, paiono indispensabili”. “In più – ha aggiunto Billè - bisogna fare una vera e propria cura da cavallo per quanto riguarda riforme e investimenti nel campo delle infrastrutture perché solo se su questi versanti, si realizzeranno risultati concreti, si potranno convincere famiglie, imprese e risparmiatori ad investire i loro soldi nel futuro di questo sistema”. “E’ indispensabile infatti – ha concluso il presidente di Confcommercio - che il governo riprenda l’iniziativa, riacquisti velocità inventandosi una specie di paso doble che però non abbia nulla di argentino, perché altrimenti, la nostra economia, continuando con questo ritmo rischia di andare da nessuna parte”.

 

 

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