Sconto in fattura e cessione dei crediti, stop del Governo

Sconto in fattura e cessione dei crediti, stop del Governo

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto sulla cessione dei crediti di imposta relativi agli interventi fiscali. Confcommercio: “urgente il confronto per rispondere alla gravissima crisi di liquidità delle imprese”.

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21 febbraio 2023

Stop totale a sconto in fattura e cessione del credito: per i nuovi interventi edilizi l’unica via è d’ora in poi la detrazione d'imposta d'ora in avanti. È l’effetto principale del decreto sulla cessione dei crediti di imposta relativi agli interventi fiscali approvato il 16 febbraio dal Governo e pubblicato il giorno successivo in Gazzetta Ufficiale.

Sui bonus edilizi, Superbonus compreso, si volta insomma completamente pagina. E viene spenta sul nascere l'esperienza da poco avviata da alcuni enti pubblici di acquistare i crediti incagliati: un articolo del provvedimento ne prevede infatti il divieto. L'obiettivo del decreto è duplice, come ha spiegato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: "risolvere il nodo dei crediti", arrivati ormai a 110 miliardi, e "mettere in sicurezza i conti pubblici” perché, come ha evidenziato Eurostat, "ci sarebbe un impatto diretto sul debito pubblico".

Nell’incontro del 21 febbraio scorso con le associazioni di categoria interessate, il Governo ha ribadito il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme. Due le “aperture” fatte:

  • l’ipotesi di utilizzare gli F24 per sbloccare il nodo dei crediti incagliati;
  • l'ipotesi di mantenere la  possibilità della cessione per i lavori legati al post sisma e gli incapienti.

 

Confcommercio: “urgente il confronto con il governo per rispondere alla gravissima crisi di liquidità delle imprese”

“Occorre che vengano individuate soluzioni strutturali alla crisi di liquidità delle imprese che non sono riuscite a cedere a terzi i crediti d’imposta per la saturazione del mercato e per le quali ora viene anche meno, in ragione del divieto recato dal decreto varato dal Governo, la possibilità di cedere questi crediti alle pubbliche amministrazioni. È dunque necessario un confronto urgente tra Governo e associazioni di categoria anche in considerazione del ruolo determinante svolto dalla filiera dell’edilizia per la messa terra del PNRR”: questo il commento di Confcommercio-Imprese per l’Italia.

 

Aires: "Agire con cautela e senso di responsabilità" 

Lo stop alle cessioni dei crediti d’imposta derivanti dal Superbonus rappresenta un serissimo problema anche per le imprese associate e aderenti alla Aires. Viene toccata in particolare la vendita e installazione di impianti di condizionamento. Pur attendendo con fiducia gli incontri previsti nel pomeriggio a Palazzo Chigi, l’Associazione non ha potuto fare altro che comunicare agli operatori il contenuto del Decreto Legge approvato giovedì e immediatamente
pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Permangono quindi una grande preoccupazione e notevoli margini di incertezza, ad esempio sulla definizione della data di inizio lavori. C’è poi da considerare tutto il tema dei preventivi già inviati, degli ordini ai fornitori e l’affidamento della clientela. Secondo il Direttore Generale della Aires Davide Rossi ha dichiarato: “Comprendiamo pienamente le ragioni di finanza pubblica che impongono di mettere mano alla materia, ma è indispensabile neutralizzare immediatamente gli effetti del decreto che danneggiano le imprese serie e i consumatori onesti. Avrebbe molto più senso e darebbe certezza agli operatori che il provvedimento entrasse in vigore solo dopo la definitiva conversione in Legge e dopo una completa definizione da parte del MEF e della Agenzia delle Entrate di tutti i profili applicativi”.

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