Come sarà il Natale 2006

Come sarà il Natale 2006

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5 dicembre 2006

 

Come sarà il Natale 2006…

 

 

…PER LE FAMIGLIE ITALIANE NEL COMPLESSO

 

Nell’attuale fase, tutti gli indicatori congiunturali evidenziano una situazione di sostanziale debolezza dell’economia, che sembra aver assunto caratteristiche strutturali di modesta crescita, consumi stagnanti e aspettative delle famiglie ispirate a comportamenti di spesa decisamente prudenziali.

Nonostante ciò, gli acquisti nel prossimo periodo natalizio risentiranno solo parzialmente di questi andamenti. Se, infatti, le famiglie da una parte risultano gravate da un livello troppo elevato delle spese «incomprimibili» (affitti, mutui immobiliari, credito al consumo, utenze domestiche, spese per servizi di trasporto e carburanti, per citare i più significativi), dall’altra le retribuzioni da lavoro dipendente e i trattamenti pensionistici sono cresciuti più dell’inflazione. Ma soprattutto, si deve aggiungere la disponibilità, per oltre 18 milioni di famiglie che vive di reddito da lavoro dipendente e di pensione, di un reddito aggiuntivo, rappresentato dalla “tredicesima�, che determina una sorta di picco stagionale nella spesa e quindi nei consumi, proprio perché una parte degli acquisti vengono rinviati alla fine dell’anno e realizzati attraverso questo maggior reddito disponibile, utilizzato anche per rispettare la tradizione natalizia dei doni.

 

 

IL CONTO DELLA «TREDICESIMA»

(grandezze monetarie a prezzi correnti)

 

2001

2002

2003

2004

2005

2006(*)

Totale famiglie con capofamiglia dip./pens. (N.)

17.043.448

16.747.164

17.340.085

17.622.817

18.007.082

18.217.019

Famiglie con capofamiglia lav.aut./lib.prof. (N.)

5.148.541

5.523.001

5.536.017

5.687.787

5.593.288

5.596.078

Totale famiglie italiane (N.)

22.191.989

22.270.165

22.876.102

23.310.604

23.600.370

23.813.097

Totale 13^ da lavoro e pensioni (mld. €)

38,8

40,9

42,7

44,0

45,7

47,4

Spesa totale nei negozi in un qualunque mese (mln. €)

29,2

29,8

30,3

30,4

30,3

30,7

Maggiore spesa per l’«effetto Natale» (mld. €)

12,9

13,2

13,8

14,2

14,6

15,2

SPESA TOTALE NEI NEGOZI IN DICEMBRE (mld. €)

42,1

43,0

44,1

44,5

44,9

45,9

(1) Trattamenti di pensione di invalidità, vecchiaia e superstiti.

(*) Stime Centro Studi CONFCOMMERCIO.

Fonte: elaborazioni Centro Studi CONFCOMMERCIO.

 

 

Per il prossimo Natale oltre tre quarti delle famiglie italiane disporrà, grazie alla “tredicesima�, di circa 47,4 miliardi di euro (il 3,9% in più del 2005). Di questi, tuttavia, solo una piccola parte, e cioè circa 11,6 miliardi di euro, verrà destinata agli acquisti presso la rete della distribuzione commerciale, approssimativamente 500 milioni di euro in più rispetto al 2005. E a questa somma si devono aggiungere altri 3,6 miliardi circa di maggiori spese dovute all’«effetto Natale» da parte delle famiglie di lavoratori autonomi e professionisti, per un totale complessivo, quindi, di oltre 15 miliardi. Un dato, questo, che fotografa un Natale 2006 più vivace rispetto al grigiore del biennio 2004-05.

La stima delle spese natalizie presso negozi, grandi superfici distributive e centri commerciali, è basata sull’indagine Istat delle vendite del commercio al dettaglio in sede fissa, e indica appunto in oltre 15 miliardi di euro i maggiori consumi di beni, alimentari e non, che le famiglie effettueranno nel mese di dicembre, rispetto alla media degli altri mesi dell’anno.

 

 

 

COME È CAMBIATO NEGLI ANNI L’«EFFETTO NATALE» PER UNA FAMIGLIA MEDIA

(euro a prezzi correnti)

                           

 

Spesa media mensile negli esercizi della rete distributiva

«Effetto Natale» negli esercizi della rete distributiva

Spesa totale in dicembre negli esercizi della rete distributiva

 

 (a)

(b)

(c)=(a)+(b)

2000

1.304

581

1.886

2001

1.317

580

1.897

2002

1.337

593

1.930

2003

1.325

604

1.929

2004

1.303

608

1.911

2005

1.285

618

1.902

2006

1.288

638

1.926

FONTE: elaborazioni Centro Studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT.

 

Rapportando questo ammontare al numero di famiglie, si ottiene che ogni famiglia italiana (ovviamente si tratta di dati medi, con tutte le cautele che ciò comporta) a dicembre di quest’anno avrà una maggiore disponibilità di quasi 640 euro, rispetto alla sua spesa media in qualunque altro mese dell’anno, cifra che, sommata a quella media mensile che può considerarsi «normale», porta a poco più di 1.900 euro la spesa totale nel solo mese di dicembre per l’acquisto di soli beni presso la rete distributiva.

 

 

…DAL PUNTO DI VISTA DEI CONSUMI

 

L’alimentare

 

In linea con quanto riscontrato nel corso dell’anno anche in occasione del Natale la spesa per prodotti alimentari sarà caratterizzata da una evoluzione non particolarmente brillante ed attenta ai bilanci familiari, un andamento più favorevole è atteso in concomitanza con il Capodanno nel quale si stima un incremento della domanda prossimo al 2%.

Anche in occasione delle festività di fine anno il consumatore potrà contare su una offerta particolarmente ampia di beni, con una preferenza verso i prodotti italiani rispetto a quelli di importazione, per i quali gli aumenti di prezzo rispetto a quanto registrato lo scorso anno saranno contenuti, anche in considerazione delle numerose offerte. Gli incrementi di vendita più significativi dovrebbero riguardare, come di consueto i prodotti freschi, in considerazione della forte concentrazione in un periodo di tempo limitato della domanda.

 

 

Il non alimentare

 

In generale, la previsione è di una evoluzione abbastanza contenuta della domanda di prodotti non alimentari da parte delle famiglie, condizionate ancora da un clima di prudenza relativamente agli andamenti futuri del proprio reddito e più in generale sulle prospettive del Paese.

Il dato complessivo riflette peraltro intenzioni di spesa molto articolate per i singoli gruppi di prodotti. In linea con i comportamenti gia registrati dai consumatori nel corso dell’anno la preferenza dovrebbe rivolgersi ai beni con più elevato contenuto tecnologico per i quali tra l’altro si riscontrano da tempo politiche di prezzo molto aggressive.

 

 

Informatica, Hardware Telefonico E Elettrodomestici: mercato vivace e boom delle asciugatrici

 

Le festività natalizie rappresentano ormai da alcuni anni per l’informatica, l’hardware telefonico e gli elettrodomestici l’occasione più idonea per acquisti finalizzati al regalo per se, per familiari e amici essendo un settore dove è possibile trovare una varietà di prodotti di ultima generazione a prezzi sempre più convenienti.

L’attenzione da parte delle famiglie verso questo comparto determinerà sicuramente un incremento delle vendite anche se il fatturato atteso dalle aziende sarà di poco superiore a quello realizzato lo scorso anno.

Due fattori contraddistinguono l’andamento delle vendite in questo periodo.

Occorre tener conto che il consumatore ha maturato e consolidato in questo campo un suo approccio all’acquisto che lo porta non tanto a concentrare in un solo periodo dell’anno, come può essere quello natalizio, i suoi acquisti, ma a programmarli nel corso dei mesi avendo la possibilità di usufruire di continue iniziative promozionali e di offerta.

Altra tendenza ormai consolidata da parte del consumatore in occasione delle prossime festività è quella di indirizzarsi verso prodotti di valore medio/basso, mentre sposterà in altri periodi l’acquisto di prodotti con un valore più elevato (ad es. frigorifero, tv) il cui impegno di spesa incide in maniera significativa sul bilancio familiare e richiede una scelta maggiormente ponderata.

 

 

Giocattoli +2%

 

Tra le forme di regalo più gradite, l’acquisto di giocattoli continuerà ad avere da parte delle famiglie un’attenzione particolare ed a rappresentare, com’è da tradizione, il modo più semplice ed piacevole di festeggiare con i bambini una ricorrenza importante.

Pur tenendo conto della crescente attrattività esercitata da altre forme di divertimento e dell’atteggiamento generalmente prudente da parte delle famiglie negli acquisti, le imprese del settore si attendono dalle vendite durante il periodo natalizio risultati non deludenti, con incrementi di circa il 2%.

 

 

Abbigliamento

 

Si consolida il modello di consumo che vede, nel periodo natalizio, un maggior ricorso all’acquisto di accessori (sciarpe, cravatte, cinte, portafogli) e capi di abbigliamento di costo medio-basso, mentre si registra una sostanziale stabilità per i capi di abbigliamento più importanti per i quali le famiglie preferiscono attendere il periodo dei saldi.

 

 

Gioielleria: aumenta il credito al consumo, modelli e prezzi più vicini alle esigenze dei giovani

 

Il consumatore potrà contare su una vasta scelta di prodotti e trovare accanto alle note griffe di gioielli, linee disegnate dagli stilisti di moda, che incontrano il favore anche dei più giovani.

Sono sempre di tendenza per la linea femminile i gioielli in oro bianco, con incastonati diamanti da sempre simbolo d’amore o orecchini, bracciali con ciondoli quasi a far tintinnare i polsi realizzati in oro giallo, che sta tornando di gran moda.

Per la linea maschile l’attenzione sarà rivolta a ferma polsi in smalto, girocolli in platino e soprattutto orologi, cronografi grandi, in acciaio o classici con cinturino in pelle.

Nella fascia più alta vi è un ritorno alla gioielleria intesa come pezzo unico magari realizzato su disegno o idea del cliente.

Le offerte di prodotti nei negozi tendono a venire incontro alle diverse esigenze di spesa: volendo spendere fino a 150 euro è possibile trovare oggetti trendy in acciaio, sia per lei che per lui, di gran moda; se non si vuole superare i 200-300 euro ci sono gli orologi di tendenza, quelli super pubblicizzati dai media; dai 500 euro, invece, l’oro bianco la fa da padrone, soprattutto accompagnato dai brillanti, ma anche le perle, in varie gradazioni di colore, dallo champagne al nero ematite.

Un dato importante e per certi versi innovativo per il settore è la possibilità di effettuare presso molti punti vendita pagamenti dilazionati favorendo gli acquisti di oggetti unici e dall’alto valore intrinseco.

 

 

Viaggi

 

Se per gli alberghi si prevede la conferma di un Natale in linea con la stagione, e quindi in leggera ripresa rispetto al 2005, per le agenzie di viaggi e i tour operator non si prospetta certo un Natale altrettanto brillante.

Infatti la presenza di alcuni fattori, secondo quanto indicato dalle agenzie di viaggio, hanno ingenerato sul mercato aspettative negative (l'impatto della Finanziaria sui bilanci familiari, costo del carburante per i viaggi a medio-lungo raggio, ritardo dell'arrivo della stagione invernale), che potrebbero scoraggiare gli italiani ad intraprendere viaggi all'estero.

Fare una vacanza nelle feste di fine anno rimane comunque l'obiettivo di molte famiglie, soprattutto verso mete montane dell’arco alpino o all’estero.

Per le vacanze all'estero si conferma l’attrattiva esercitata dalle capitali europee, ma per short-breaks di 3-4 giorni.

Si registrano buoni risultati nelle prenotazioni per le stazioni sciistiche delle vicine Slovenia, Austria, Francia e Svizzera, in dipendenza della neve, che potrebbe essere più copiosa sui versanti settentrionali delle Alpi, e di una ricchezza di proposte che vanno bel al di là del solo sci.

Rimangono penalizzate a causa del caro-carburante le mete esotiche dell’Oceano Indiano e dell’area caraibica, mentre in netta ripresa appaiono, nel medio raggio, l’Egitto ed il Mar Rosso.

L’andamento delle prenotazioni nelle agenzie di viaggi conferma, peraltro, una certa tendenza all’acquisto di pacchetti di viaggio impegnativi.

In ulteriore, costante aumento anche le crociere che, confermando un trend di crescita già evidenziatosi negli ultimi anni, sono entrate ormai stabilmente nell’hit-parade delle preferenze anche per questo periodo.


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