Carte credito: commercianti americani contro Visa e Mastercard

Negli Stati Uniti è ormai guerra aperta fra le associazioni dei commercianti ed il mondo delle carte di credito, rappresentato in particolare dai colossi Visa e MasterCard ma anche da diversi primari istituti bancari, accusati di far pagare alla categoria commissioni eccessive, in mancanza di un mercato concorrenziale. Proprio per questi motivi la National Association of  Convenience Stores, la National Association of Chain Drug Stores, la National Community Pharmacist e la National Cooperative Grocers Association hanno presentato ai giudici della corte distrettuale di Brooklyn un esposto di una sessantina di pagine, in cui si afferma che i danni arrecati alla categoria da questa situazione ammonterebbero a decine di miliardi di dollari. Fra le banche accusate di essere responsabili del caro-commissioni figurano Bank of America, Citigroup e JP Morgan Chase, che sono i maggiori emittenti di carte di credito negli Usa. La vicenda fa riferimento alle cosiddette commissioni "interchange", pagate appunto dai commercianti agli emittenti, che rappresentano la quota di gran lunga prevalente delle commissioni corrisposte complessivamente sull'utilizzo di carte di credito e che sono del resto da tempo al centro di forti frizioni fra le due parti. L' accusa formulata dalle categorie dei commercianti è in sostanza quella di "collusione" fra interessi delle banche emittenti e dei colossi del settore, come appunto Visa e MasterCard. Il contenzioso approdato adesso nelle aule giudiziarie ricalca peraltro quello instaurato nel luglio scorso da alcuni colossi della grande distribuzione, come Kroger e Wallgreen, che ha preso di mira in particolare Visa.