Sangalli sul caro energia bis

Sangalli sul caro energia bis

Sangalli sul caro energia: "Giuste le considerazioni del Ministro Giorgetti sull’impatto del caro energia. Per il terziario, occorre, tra l’altro, ridurre l’IVA sulle bollette elettriche almeno dal 22 per cento al 10 per cento già previsto per gli altri settori produttivi e per le famiglie. Agire su accise ed IVA per contenere il caro carburanti".

"Il Ministro Giorgetti sottolinea giustamente l’esigenza di intervenire tenendo conto dell’impatto del caro energia non solo sull’industria energivora classica, ma anche su tanta parte delle imprese del terziario di mercato. Basti pensare che per commercio e turismo si stima un’impennata della bolletta elettrica da 7,4 miliardi di euro nel 2021 a 13,9 miliardi di euro nel 2022, mentre la bolletta del gas dovrebbe lievitare da 3,9 miliardi a 6 miliardi": così Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, commenta l’intervista del Ministro Giorgetti pubblicata oggi sul Corriere della Sera.

"Il prezzo del gasolio diesel, impiegato dall’autotrasporto per la logistica di tutti i beni che arrivano ai consumatori finali, registra poi - prosegue Sangalli - nuovi picchi che si traducono in un maggior costo annuo di circa 7 miliardi di euro. Si tratta di aumenti insostenibili per tutta la filiera del trasporto che, se non sterilizzati, sono destinati ad incidere sull’inflazione e ad indebolire la dinamica dei consumi e le prospettive di crescita economica".

"Servono misure strutturali: dalla riduzione della dipendenza dalle forniture estere alla riforma della struttura della bolletta elettrica, anche affrontando il nodo degli oneri generali di sistema. E va attentamente valutato l’impatto del pacchetto europeo Fit for 55 in termini di costi di transizione".

"Occorre agire - conclude Sangalli - anche sul versante della fiscalità energetica.  Per le imprese del terziario di mercato, va almeno ridotta dal 22% al 10% l’aliquota IVA applicata per le bollette elettriche , allineandola così con quella già prevista per gli altri settori produttivi e per le famiglie. Inoltre, va ridotto il peso di accise ed IVA sui carburanti".

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