Congiuntura Confcommercio: crescita ferma a marzo
Congiuntura Confcommercio: crescita ferma a marzo
Consumi a segni alterni, bene Ict domestico (+0,9%) e alimentari (+0,8%), in calo auto e moto (-0,3%) 33/18
Roma, 21.3.2018
PIL MENSILE
La produzione industriale a gennaio ha registrato una diminuzione dell'1,9% su base mensile e un aumento del 4% su base annuale. L'occupazione presenta, nello stesso mese, una lieve crescita congiunturale dello 0,1% (m/m).
Migliora a febbraio il sentiment delle famiglie (+0,1% m/m) e delle imprese manifatturiere (+0,6% m/m), mentre quello delle imprese del commercio al dettaglio ha registrato una flessione del 2,6%. In linea con queste indicazioni, si stima, per marzo 2018, una crescita congiunturale nulla del PIL mensile e una variazione tendenziale dell'1,2%, in rallentamento rispetto al mese di febbraio 2018.
Nel primo trimestre 2018 il PIL è previsto crescere dello 0,2% in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe all'1,4%.
ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)
Il modesto recupero (+0,3%) registrato a febbraio 2018 rispetto a gennaio dall'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) si inserisce in un contesto in cui l'alternarsi di dati positivi e negativi, associati a un'evoluzione meno dinamica dell'occupazione, continua a determinare aspettative molto prudenti da parte delle famiglie con comportamenti di consumo discontinui.
Il dato dell'ultimo mese segue un bimestre negativo e conferma la tendenza alla riduzione su base annua (-0,1%) (tabb. 2 e 3).
In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore, dopo un periodo di ridimensionamento, sembra essersi stabilizzato (fig. 2).
LE DINAMICHE CONGIUNTURALI
L'aumento dello 0,3% registrato in termini congiunturali dall'ICC a febbraio, dato che segue alla riduzione dello 0,3% di dicembre e gennaio, è sintesi di una flessione dello 0,1% della domanda relativa ai servizi e di un aumento dello 0,5% di quella per i beni, segmento fortemente penalizzato dalla domanda delle famiglie nei mesi precedenti.
Per quanto concerne le singole macro-funzioni si rileva una tendenza al recupero abbastanza diffusa. Il miglioramento più significativo si è registrato per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,9%). Aumenti di una certa entità hanno interessato gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (+0,8%), i beni e i servizi per la casa (+0,7%) e l'abbigliamento e le calzature (+0,5%). Per i beni e i servizi ricreativi e per i beni e i servizi per la cura della persona il miglioramento è stato molto contenuto (+0,1% rispetto a gennaio).
Per contro, la flessione più significativa ha interessato i beni e servizi per la mobilità (-0,3%), segmento all'interno del quale prosegue la tendenza al rallentamento degli acquisti di autovetture da parte delle famiglie. Questa dinamica è conseguenza anche del graduale passaggio dalla proprietà al possesso attraverso forme di noleggio a lungo termine a privati.
Più contenuto è risultato il ridimensionamento della spesa per gli alberghi ed i pasti e consumazioni fuori casa (-0,2% rispetto a gennaio).
LE DINAMICHE TENDENZIALI
Nel confronto su base annua a febbraio l'ICC ha registrato una flessione dello 0,1%, attenuando la tendenza alla riduzione emersa a gennaio (-0,8%). Il dato dell'ultimo mese è sintesi di un'evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,6%) e di una flessione dello 0,8% della spesa per i beni.
Rispetto a febbraio del 2017 l'incremento più significativo ha riguardato la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,7%).
Più contenuta è stata la crescita, su base annua, per i beni e i servizi ricreativi (+1,1%), per i beni e di servizi per le comunicazioni, per i beni e i servizi per la cura della persona e per i beni e i servizi per la casa (+0,8%).
In linea con quanto registrato nei mesi precedenti, la riduzione più significativa ha interessato il segmento relativo ai beni e servizi per la mobilità (-4,0%). Tale andamento ha continuato a riflettere sia il rallentamento in atto sul versante della domanda di auto da parte dei privati, sia il permanere di una fase di debolezza dei consumi di carburanti. Più contenuta è risultata la riduzione per l'abbigliamento e le calzature (-0,5%) e per gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-0,4%).
PREZZI: LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di marzo 2018 si stima, rispetto a febbraio, un aumento dello 0,2%. Nel confronto con marzo del 2017 l'inflazione dovrebbe segnalare un modesto aumento attestandosi allo 0,7%.
CONGIUNTURA CONFCOMMERCIO è uno strumento di analisi che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo del PIL, della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.
Il PIL mensile viene calcolato utilizzando la metodologia descritta in Mariano, R. S., Y. Murasawa, (2003). A new coincident index of business cycles based on monthly and quarterly series, Journal of Applied Econometrics, 18(4), 427-443. Questa metodologia permette di gestire in modo ottimale indicatori economici osservati con diversa frequenza temporale e con diversa tempestività. Si considerano 6 indicatori mensili (indice di produzione industriale, indicatore dei consumi Confcommercio (ICC), numero di occupati, clima di fiducia delle famiglie, delle imprese manifatturiere e del commercio al dettaglio e indice dei nuovi ordinativi) e 2 indicatori trimestrali (PIL e indice del fatturato delle imprese dei servizi). Le stime del PIL mensile rispettano l'identità contabile della contabilità nazionale che collega i livelli mensili a quelli trimestrali, quindi il PIL trimestrale pubblicato dall'ISTAT è dato dalla somma delle stime mensili nel trimestre.
I gruppi di prodotti e di servizi osservati dall'ICC sono attualmente 29, che complessivamente rappresentano, nell'anno 2016, il 53,7% del valore dei consumi effettuati sul territorio. Per i servizi l'incidenza è del 32,0% e per i beni è del 78,1%. Escludendo le spese relative i fitti figurativi dal totale dei consumi e dei servizi di Contabilità Nazionale la rappresentatività, stimata, sale al 62,8% per il totale dei consumi e al 44,0% per i servizi.
La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all'interpolazione dei dati mancanti.
La base per i livelli in volume è rappresentata dall'anno 2010. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC a base 2010. Per l'abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l'IPCA riportato a base 2010.
Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.
Per ulteriori informazioni sulla metodologia di costruzione dell'ICC si rimanda alla nota pubblicata il 28 marzo 2011. Per la metodologia di stima dell'indice dei prezzi si rimanda alla nota pubblicata il 6 settembre 2011 (Sito Confcommercio › Ufficio Studi).
L'ICC SI COMPONE DEI SEGUENTI PRODOTTI E SERVIZI
Beni e servizi ricreativi | Servizi postali |
Cinema, sport e altri spettacoli | Servizi per le comunicazioni |
Concorsi e pronostici | Beni e servizi per la cura della persona |
Cartoleria, libri, giornali e riviste | Sanità |
Foto-ottica e pellicole, compact disk, supporti magnetici | Prodotti farmaceutici e terapeutici |
audio, video e strumenti musicali | Prodotti di profumeria e cura della persona |
Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio | Abbigliamento e calzature |
Altri prodotti | Abbigliamento, pellicce e pelli per pellicceria |
Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa | Calzature, articoli in pelle e da viaggio |
Alberghi | Beni e servizi per la casa |
Pubblici esercizi | Affitti |
Beni e servizi per la mobilità | Energia elettrica |
Motocicli | Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa |
Automobili | Elettrodomestici, radio, tv, registratori |
Carburanti | Generi casalinghi durevoli e non durevoli |
Pedaggi | Utensileria per la casa e ferramenta |
Trasporti aerei | Alimentari, bevande e tabacchi |
Beni e servizi per la comunicazione | Alimentari e bevande |
Telecomunicazioni, telefonia e dotazioni per l'informatica | Tabacchi |
|
Fonti: Aiscat, Aams, Ancma, Assaeroporti, Federalberghi, Fipe, Fit, Istat, Ministero Dello Sviluppo Economico, Siae, Sita, Terna, Unrae
PROSSIMA USCITA: 13 aprile 2018