Confcommercio su inflazione: concorrenza e consumi in picchiata "raffreddano" i prezzi

Confcommercio su inflazione: concorrenza e consumi in picchiata "raffreddano" i prezzi

61/2013

 

61/13
Roma, 12.4.2013

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE:
CONCORRENZA E CONSUMI IN PICCHIATA "RAFFREDDANO" I PREZZI

 

 

 

Il dimezzamento del tasso tendenziale in sei mesi evidenzia una velocità di rientro dell'inflazione ancora più sensibile di quanto mostrato dai dati preliminari. Un andamento al quale hanno contribuito soprattutto i prezzi dei beni e servizi acquistati con maggior frequenza, il cui tasso di crescita su base annua è passato dal 4,7% di settembre 2012 al 2,0% di marzo 2013: questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sull'inflazione diffusi oggi dall'Istat.

Oltre al ruolo svolto dall'evidente vuoto di domanda che comprime prezzi e margini – prosegue la nota - il raffreddamento dell'inflazione è merito delle filiere produttive e commerciali che, operando in un sistema concorrenziale, mitigano gli impulsi inflazionistici provenienti dall'esterno, come ben testimoniato dai differenti andamenti dei prezzi tra beni e servizi non regolamentati e regolamentati. Infatti, per i beni il divario nei tassi di crescita è molto ampio: 1,2% per i non regolamentati a fronte del 5,0% dei regolamentati. E questo conferma, ancora una volta, che l'inflazione italiana non sta nel mercato.

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