Confcommercio Marche Centrali ha siglato con la Prefettura un documento per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nei settori commerciale e turistico.

Nella sede della Prefettura di Ancona è stato firmato, il primo febbraio scorso, un protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa. Il documento è stato sottoscritto da Confcommercio Marche Centrali, dal prefetto, Darco Pellos, dalle forze dell’ordine e dai rappresentanti di 14 Comuni (Ancona, Castelbellino, Cupramontana, Fabriano, Genga, Loreto, Jesi, Montemarciano, Numana, Osimo, Senigallia, Serra de’ Conti, Sirolo e Staffolo).

Il protocollo prevede il potenziamento degli strumenti di prevenzione amministrativa antimafia, in particolare per i settori commerciali e imprenditoriali che sono maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni criminali. Infatti con la crisi economica dovuta alla pandemia, che ha determinato una contrazione dei consumi e una carenza di liquidità, le imprese sono diventate sempre più fragili e diventando facili prede per la criminalità organizzata.

Per questo la Prefettura ha avviato un sistema di monitoraggio per le attività che risultano legate a cessioni di aziende e passaggi di mano. Tutte le autocertificazioni per le nuove aperture, subingressi o variazioni, saranno esaminate attraverso la consultazione della Banca dati nazionale antimafia. Il protocollo prevede anche la costruzione di flussi di informazione tra Comuni, associazioni di categoria e forze dell’ordine, in modo da rilevare tempestivamente le eventuali anomalie negli assetti proprietari.

Per il direttore di Confcommercio Marche Centrali, Giacomo Bramucci, tra i settori più fragili in questo momento storico troviamo anche quello turistico ricettivo. “Il turismo soffre – ha spiegato Bramucci – e vari alberghi stanno chiudendo. Quanto al commercio i saldi sono andati male e ora speriamo nella prossima stagione".