CONFCOMMERCIO: INCIDERE SULLE RAGIONI DEL "SOMMERSO"

CONFCOMMERCIO: INCIDERE SULLE RAGIONI DEL "SOMMERSO"

"Una incisiva azione diretta a drasticamente ridurre il fenomeno del sommerso deve aggredire le ragioni vere che hanno indotto una consistente quota di imprese ad abbandonare l'area della legalità": è la valutazione di Confcommercio sulle ipotesi di misure all'esame del Governo.

Confcommercio ha già dimostrato di voler assumere un ruolo attivo di contrasto al lavoro nero, una realtà che viene stimata tra l'8 e il 12 % del PIL (tra i 130mila e i 200mila miliardi di lire). Esattamente un anno fa Confcommercio firmò con i sindacati un accordo per il riallineamento retributivo nella Regione Sicilia.

Per Confcommercio l'emersione del lavoro nero è condizione essenziale per ristabilire trasparenza e concorrenza al mercato, per impedire pratiche che non solo generano evasione fiscale e contributiva ma che distorcono lo sviluppo economico a livello nazionale e territoriale.

L'ipotesi di sostanziale condono che il Governo sembra perseguire avrà successo solo se sarà accompagnata da una seria e strutturale politica di abbattimento dei costi delle imprese piccole e medie: eccessiva pressione fiscale, oneri pesanti del "dietro la busta-paga", costi aggiuntivi burocratico-amministrativi, eccetera.

Se tali difficoltà alla gestione delle imprese non verranno risolte con rapidità si assisterà ad un "turn over" di aziende che scivoleranno verso il sommerso, perpetuando un fenomeno che si vorrebbe decisamente comprimere.

 

 

 

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