70/2001
Roma, 06.11.01

CONFCOMMERCIO REPLICA ALL' ADOC:

SGOMBRARE IL CAMPO DA EQUIVOCI

Il sistema di arrotondamento dei prezzi in relazione all'introduzione dell'euro è regolato per legge da appositi provvedimenti normativi che prevedono l'arrotondamento dei prezzi alla seconda cifra decimale, e le aziende, pertanto, hanno l'obbligo di rispettare questa disposizione.

Altro ragionamento è il meccanismo di formazione dei prezzi che in un mercato aperto alla concorrenza è e deve rimanere libero per favorire non solo una sana competizione tra imprese, ma per dare al consumatore una capacità di scelta che sia la più ampia possibile.

Quindi gli estremi della denuncia dell'associazione consumatori sono capziosi perché il prezzo può essere fissato sia in euro che in lire, ciò che conta è che vi sia corrispondenza tra i prezzi, secondo quanto stabilito dalla legge.

In ogni caso Confcommercio ritiene che, considerata la stagnazione dei consumi e l'inevitabile disorientamento dei consumatori nella fase iniziale dell'introduzione dell'euro, è preciso interesse delle imprese della distribuzione assicurare il massimo della trasparenza.