Confcommercio su fisco: no a spostamento del prelievo su imposte indirette

Confcommercio su fisco: no a spostamento del prelievo su imposte indirette

Disinnescare, invece, la "mina" di ulteriori aumenti delle aliquote IVA41/2012

                                                        

41/12

Roma, 29.02.2012

 

 

Disinnescare, invece, la “mina” di ulteriori aumenti delle aliquote IVA

 

CONFCOMMERCIO SU FISCO: NO A SPOSTAMENTO DEL PRELIEVO SU IMPOSTE INDIRETTE

 

 

 

Spostare il prelievo dalle imposte dirette a quelle indirette non è la soluzione perché l’Italia ha necessità, nel suo complesso, di una riduzione netta della pressione fiscale complessiva. E, per questo, resta confermata l’urgenza del contestuale avanzamento del recupero di evasione e di elusione, da una parte, e della spending review, dall’altra, come condizione strutturale per la progressiva riduzione delle aliquote: questo il commento di Confcommercio all’ipotesi di un riequilibrio del sistema impositivo e al graduale spostamento dell’asse del prelievo dalle imposte dirette a quelle indirette.

 

In particolare – prosegue la nota - scambi compensativi tra meno IRPEF e più IVA non solo non gioverebbero, ma risulterebbero particolarmente controproducenti in uno scenario segnato dall’avanzamento della recessione e da livelli record di pressione fiscale, anche per effetto delle scelte già operate in materia di innalzamento di IVA ed accise.

 

Al contrario - conclude Confcommercio - va fatto tutto il possibile per dare seguito alla possibilità – cui, di recente, ha fatto riferimento lo stesso Presidente Monti – di non procedere, a partire dal prossimo mese di ottobre, al già programmato ulteriore aumento di due punti dell’aliquota standard del 21% e dell’aliquota ridotta del 10%.  E’ una “mina” per la crescita del Paese, che va urgentemente disinnescata.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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