CONFCOMMERCIO SU INDENNIZZI: POCHI, POCHISSI ...

CONFCOMMERCIO SU INDENNIZZI: POCHI, POCHISSI ...

       84/99       Roma, 07.10.99

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU INDENNIZZI:

 POCHI, POCHISSIMI E NEPPURE CERTI

 

 

"L'inadeguatezza del fondo per gli indennizzi alle imprese commerciali è una ulteriore mancata risposta alle esigenze del settore: il numero delle cessazioni di attività fa prevedere che le richieste di indennizzo aumenteranno vistosamente e sarà tale da rendere indispensabile un urgente rifinanziamento del fondo":  questo il commento di Confcommercio sull'esaurimento degli stanziamenti per gli indennizzi in favore degli operatori che cessano la propria attività commerciale.

 

L'uscita dal mercato delle imprese commerciali al dettaglio prosegue a ritmo incessante: hanno cessato l'attività 49.440 esercizi nel 1998, 27.444 nel 1° semestre '99, un flusso negativo di fronte al quale i 100 miliardi stanziati confermano che la riforma ha un preciso carattere punitivo per le piccole e medie imprese del commercio, con indennizzi che sono niente più di un rimborso simbolico per esproprio.

 

Altro elemento preoccupante per gli effetti distorsivi sui mercati è quello della distribuzione delle domande per le grandi aree del paese: il fenomeno di abbandono del commercio tradizionale è assai più consistente nelle aree a più elevata capacità di reddito e di consumo.

 

Nel Nord sono state presentate 3000 domande per un importo di 52 miliardi (48,2% del totale);  nel Centro  1840 domande per 31,6 miliardi (29, 5%); nel Sud 1250 domande per 24 miliardi (22,3%).

 

E' segnale evidente delle crescenti difficoltà che le PMI del commercio incontrano non soltanto per le condizioni di mercato ma anche per le gravi situazioni "ambientali" dovute a criminalità e ad insicurezza diffusa.

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