Confcommercio su inflazione e caro petrolio: indici molto preoccupanti
Confcommercio su inflazione e caro petrolio: indici molto preoccupanti
53/2005
53/05
Roma, 12-08-2005
CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE E CARO PETROLIO: INDICI MOLTO PREOCCUPANTI
L'incremento dell'inflazione a luglio e soprattutto la sua causa, il caro greggio, è molto preoccupante e stupisce che sull'argomento, non si vada ancora oltre le mere enunciazioni, e continuino a mancare soluzioni adeguate alla gravità del problema: è il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati Istat di oggi.
Infatti – prosegue il Centro Studi - che il prezzo del petrolio sia fuori controllo e sia raddoppiato in circa un anno e mezzo, non è gridare al lupo al lupo nè voler essere a tutti i costi catastrofisti circa le prospettive della nostra economia, ma significa soltanto essere realisti e saper valutare l'entità del pericolo che viene dall'andamento del mercato petrolifero.
E' ormai – conclude la nota - il tempo delle decisioni per almeno tre motivi: 1) l'aumento dei prezzi nel settore dell'energia e dei carburanti non è un fenomeno congiunturale, ma strutturale, destinato ad incidere non solo sui prezzi, ma anche sulla crescita del sistema produttivo; 2) il nostro paese è troppo dipendente da materie prime petrolifere per il settore energetico e trasporti e quindi questo fenomeno sta condizionando tutti gli equilibri della nostra economia; 3) questa situazione aggrava sia la nostra bilancia commerciale, sia rende ancora più complicate le manovre per il riequilibrio della finanza pubblica e quindi il lavoro per la prossima finanziaria che dovrà affrontare anche questa nuova emergenza.