Confcommercio su inflazione: effetto Iva rinviato a ottobre

Confcommercio su inflazione: effetto Iva rinviato a ottobre

Confermato il ruolo calmieratore della distribuzione193/2011
180/11

 

 

193/11
Roma, 30.9.11

 

 

 

 

Confermato il ruolo calmieratore della distribuzione

 

CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: EFFETTO IVA RINVIATO A OTTOBRE

 

 

 

Prima di commentare il dato sull’inflazione vanno chiarite alcune cose che sgombrano decisamente il campo da equivoci e strumentalizzazioni per dimostrare l’inattendibilità totale di alcune accuse rivolte al settore della distribuzione circa atteggiamenti speculativi in atto. Primo, la tempistica delle rilevazioni dei prezzi non ha consentito di incorporare l’aumento dell’aliquota Iva; secondo, il sistema distributivo nel suo insieme da anni svolge un ruolo di ammortizzatore delle tensioni inflazionistiche che si generano a monte; terzo, il superamento della soglia del 3% era stato largamente annunciato non solo da Confcommercio ma anche da altri autorevoli analisti: questo il commento di Confcommercio alle stime sull’inflazione diffuse oggi dall’Istat.

 

Quindi – prosegue la nota - si sconsiglia la riproposizione di vecchi copioni che hanno come obiettivo quello di un po’ di pubblicità e che innescano un rimpallo di responsabilità che francamente non giova a nessuno. Nel merito, va segnalato che l’aumento dello 0,1% congiunturale resta uno degli incrementi più contenuti dalla fine del 2010 e che gran parte degli aumenti rilevati oggi sono dovuti a fattori stagionali e al rinnovo dei listini.

 

E’ chiaro dunque – conclude Confcommercio - che chi avrà i margini per sterilizzare gli effetti dell’aumento dell’Iva lo farà, ma è altrettanto evidente che chi non ha questi margini sarà costretto a trasferire sui prezzi tutto o in parte l’aumento dell’Iva che comunque esplicherà in pieno i suoi effetti ad ottobre.

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