Confcommercio su mercato del lavoro: il terziario ha già pagato un prezzo altissimo

Confcommercio su mercato del lavoro: il terziario ha già pagato un prezzo altissimo

59/2012
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Roma, 18.3.2012

 

 

 

 

confcommercio su mercato del lavoro:

il terziario ha gia’ pagato un prezzo altissimo

 

 

 

“Le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti non hanno potuto delocalizzare, scontano una drastica riduzione del credito da parte delle banche, vivono di domanda interna che è in caduta libera da anni, vantano nei confronti dello stato crediti che sembrano inesigibili e sopportano una pressione fiscale fra le più alte in Europa. Se a questo si aggiunge l’aumento del costo del lavoro e una maggiore rigidità nei contratti - come, ad esempio, quelli relativi al tempo determinato, al part time e all’apprendistato - l’unico effetto sarebbe quello di produrre più costi e aumentare il contenzioso per quelle imprese che hanno sempre agito nel rispetto della legge. Insomma, si metterebbero in ginocchio molte piccole imprese a fronte, peraltro, di versamenti per malattia all’Inail e all’Inps che producono avanzi di gestione positivi. Il sistema delle imprese dei servizi, dunque, mi pare che la sua parte l’abbia già fatta e anche da molto tempo e margini per chiedere qualcosa in più a queste stesse imprese potrebbe risultare esiziale per molte di esse”: questo il commento del Direttore Generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, sulla riforma del mercato del lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

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