CONFCOMMERCIO SU PIL E CONTI PUBBLICI
CONFCOMMERCIO SU PIL E CONTI PUBBLICI
52/2002 Roma, 9-8-02
CONFCOMMERCIO SU PIL E CONTI PUBBLICI
Tutti i fondamentali della nostra economia – debito pubblico, crescita del prodotto interno lordo, livello delle entrate fiscali, produzione industriale, import/export - si trovano oggi su uno scivolo che non può non definirsi preoccupante.
Per evitare che questa negativa congiuntura si consolidi e possa creare le premesse di una vera e propria recessione con un rallentamento anche strutturale di tutto il processo economico, appare indispensabile il varo di una legge finanziaria che, in primo luogo, punti almeno su tre obiettivi:
1. il ripristino di un clima di fiducia nelle famiglie che possa portare ad un rilancio effettivo dei consumi. E ciò non sarà possibile senza l’adozione di misure fiscali che frenino la pesante erosione che, specie in quest’ultimo periodo, si è determinata nel potere d’acquisto delle famiglie;
2. un blocco temporaneo non solo di tutte le tariffe e dei costi dei servizi di pubblica utilità ma anche delle addizionali Irpef che i comuni stanno praticando, in misura sempre più larga e consistente, per cercare di fronteggiare il crescente deficit dei loro bilanci;
3. tagli strutturali nel comparto della spesa pubblica che evitino un ulteriore ingrossamento del debito pubblico che sembra aver di nuovo superato i limiti di guardia.