Confcommercio su TFR: costi aggiuntivi per tutto il sistema imprenditoriale

Confcommercio su TFR: costi aggiuntivi per tutto il sistema imprenditoriale

Mancano ancora tasselli importanti per poter dare un giudizio completamente positivo anche perché c’è il sospetto che si vada nella direzione opposta a quella auspicata: questo il giudizio di Confcommercio in relazione al trattamento  fiscale del Tfr

Per diversi ordini di motivi, primi fra tutti, l’aumento dei costi di gestione per le imprese, l’assenza di meccanismi di salvaguardia per i fondi preesistenti (quale, ad esempio, il Fondo per i dirigenti del terziario), un regime fiscale differenziato da applicare al Tfr maturato, inadeguati incentivi riservati alle forme complementari promosse dalle parti sociali, Confcommercio ritiene indispensabile apportare una serie di modifiche per il vero lancio della previdenza complementare.

Insomma, c’è il rischio che nel rapporto tra Stato, mercato e imprese il carico di questo provvedimento possa gravare completamente sul sistema imprenditoriale con la conseguenza di andare verso un aumento del costo del lavoro, in contrasto con quanto sottoscritto con il Patto sociale. Con l’unica certezza, però, che il Governo con questa manovra chiede alle aziende circa mille miliardi (questa la stima relativa al prelievo fiscale che graverà sulle rivalutazioni del Tfr).

Confcommercio raccomanda infine l’adozione di sufficienti incentivi a favore dei fondi chiusi, soprattutto se riferiti al lavoro autonomo, e interventi finalizzati a contenere l’aumento del costo del lavoro che non può in nessun caso essere compensato dagli sgravi contributivi già previsti con il Patto sociale.

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca