CONFCOMMERCIO: UNA RIFORMA ZOPPA, LACUNOSA E DI DIFFICILE ATTUAZIONE

CONFCOMMERCIO: UNA RIFORMA ZOPPA, LACUNOSA E DI DIFFICILE ATTUAZIONE

"Sarebbe stato meglio per tutti, anche per il governo, che il ministro Bersani avesse realizzato prima e non dopo l'approvazione della riforma quel "patto" tra commercianti, amministrazione pubblica e Stato che oggi, a cose fatte, egli ha detto di voler realizzare. E' stata proprio la mancanza di questo patto a far nascere, difatti, una riforma zoppa, lacunosa e, per alcuni versi, anche di difficile praticabilità": questo il commento di Confcommercio alle decisioni prese oggi dal Consiglio dei Ministri.
Il testo della riforma, precisa Confcommercio, non convince per almeno tre motivi:
1) perchè si discosta troppo dai criteri e dalle direttive che tutto il Parlamento e, in particolare, la maggioranza, avevano approvato a correzione del decreto legislativo, forse perchè anche consapevoli dei problemi di costituzionalità (eccesso di delega) che esso presenta;
2) perchè si vuol attuare una liberalizzazione senza aver anche predisposto strumenti di politica attiva per lo sviluppo della piccola e media impresa:si cerca di affrettare in tutti i modi l'uscita di mercato dei piccoli operatori ma niente è previsto per chi vuole entrare o restare per consolidare la propria azienda;
3) Regioni e Comuni continuano ad essere poteri "a sovranità limitata" dato che non potranno incidere sulle scelte fondamentali quali, ad esempio, le superfici delle aziende o la formazione per il commercio non alimentare.
L'attuazione di questa riforma comporterà pertanto - conclude la nota di Confcommercio - pesanti rischi ai quali si potrà ovviare solo attraverso sostanziali correttivi che la legge delega consente e quel reale confronto, senza preconcetti, che solo ora il governo dice di voler avviare.

 

 

 

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