Conferenza nazionale turismo: Confturismo abbandona i lavori

Conferenza nazionale turismo: Confturismo abbandona i lavori

Si doveva marcare il passaggio tra i propositi e i fatti nuovi ma l'esordio di questa conferenza ha già dimostrato che l'obiettivo era solo una operazione di restyling della quale si poteva fare a meno: questo il giudizio a caldo di Confturismo sulla Conferenza Nazionale Turismo.

Immaginare di trattare il turismo come elemento marginale delle attività economiche; ed assimilarlo ad altri settori che con le esigenze di gestione delle vere imprese turistiche (alberghi, agenzie di viaggio, tour operator, pubblici esercizi, campeggi, stabilimenti balneari, ristoranti, trasporti e approdi turistici) non ha nulla a che vedere, è stato un grossolano errore di impostazione della conferenza.

Per questi motivi Confturismo, che rappresenta i 2/3 delle imprese turistiche italiane, ha deciso di non partecipare ai panel della conferenza e di depositare agli atti i suoi interventi scritti.

Confturismo ritiene che nonostante alcune indicazioni positive presenti in Finanziaria, l'impianto generale di questa non assicura quella svolta che il turismo si aspettava perché manca di provvedimenti coerenti con le peculiarità del sistema turistico italiano.

Si è ancora lontani, dunque, conclude la nota, da una politica economica figlia di modelli culturali diversi da quelli industriali e più in linea con i cambiamenti del mercato e delle imprese.

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