Confermata la crisi del commercio LA CRISI PER IL COMMERCIO

Confermata la crisi del commercio LA CRISI PER IL COMMERCIO

Previsioni negative anche per il 1997

"Politiche economiche che non favoriscono il rilancio dei consumi e degli investimenti e una legislazione che ancora non consente lo sviluppo equilibrato del sistema commerciale comportano il permanere delle difficoltà per il commercio che dal '92 al '96 ha visto le proprie imprese, ed in particolare gli esercizi di piccole dimensioni, chiudere a tassi sempre crescenti: nel '92-2,6%, nel '94-9,3%, nel '96-11,5%": questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati diffusi oggi dal Minindustria.

Nello stesso periodo è proseguita la modernizzazione della rete, come è evidenziato dalla crescita sostenuta degli insediamenti commerciali di grande dimensione concentrati soprattutto nel Mezzogiorno, dove si segnalano notevoli opportunità di mercato.

Tra le cause che hanno portato alla consistente riduzione degli esercizi di piccole dimensioni è stato determinante il livello di concorrenza tra le imprese e l'andamento stagnante della domanda di consumi.

Il sistema distributivo ha risentito infatti pesantemente del peggioramento del clima di fiducia delle famiglie, che ha raggiunto nel 1996 livelli particolarmente bassi e che ha portato i consumatori a spendere con maggiore oculatezza. Inoltre, viste le prospettive per il '97, di una ulteriore lieve diminuzione del reddito disponibile, effetto dell'eurotassa, è prevedibile che anche nel prossimo anno l'evoluzione della rete di vendita continuerà a registrare un andamento negativo.

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