Il futuro delle imprese passa anche dai Confidi
Il futuro delle imprese passa anche dai Confidi
Ruolo e importanza dei confidi per il sostegno delle imprese nell'accesso al credito: di questo si è discusso a Venezia nell'ambito del Convegno "Scenari evolutivi per i Confidi, Strategie di sistema" organizzato da Federasconfidi e Finpromoter. I confidi del sistema Confcommercio associano oltre 250 mila imprese e dispongono di un patrimonio, comprensivo dei fondi rischi, di circa 463 milioni di euro. L'attività di garanzia si aggira intorno a 1,8 miliardi di euro e sono più di 3 miliardi di euro i finanziamenti avviati. "Numeri che - ha sottolineato il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - parlano da soli e che hanno potenzialità di crescita. Il rilancio del nostro sistema dei Confidi è possibile e necessario ma non vuole essere una sovrapposizione con il ruolo delle banche e non deve essere in competizione con il ruolo del Fondo Centrale di Garanzia. In una stagione difficile i nostri confidi hanno sostenuto chi non riusciva a trovar credito, in particolare le imprese più piccole, e hanno anche reso più vicino il sistema bancario agli imprenditori. Territorialità, rappresentanza, sinergia con le associazioni territoriali e profonda conoscenza delle imprese sono elementi che, grazie al nostro radicamento ed alla nostra storicità e credibilità, ci contraddistinguono come ‘centrocampisti' del credito. La sfida ora è di proseguire nel cammino di razionalizzazione e ammodernamento". Riprendendo le sollecitazione del Presidente Sangalli, il Presidente di Federascomfidi e di Rete.Promo.Fidi, Paolo Ferrè, ha ribadito la necessità che "le istituzioni riprendano in esame le fondamentali proposte portate avanti dalla Federazione, con il supporto dell'associazione del sistema della garanzia Assoconfidi, sul tema della riforma dei Confidi". In merito alle opzioni strategiche percorribili per il sistema dei confidi di Confcommercio, con l'obiettivo di individuare nuovi modelli di business, societari e operativi, il Presidente di Finpromoter, Giovanni Da Pozzo, ha presentato un'iniziativa "che apre la strada a percorsi di aggregazione e razionalizzazione nei quali Finpromoter potrà svolgere il ruolo di pivot". Al convegno ha partecipato, tra gli altri, Fabrizio Orsatti, Servizio Supervisione degli Intermediari della Banca d'Italia, che ha sottolineato che "le perduranti difficoltà nel finanziamento delle PMI confermano il ruolo del sistema dei confidi e che la Banca d'Italia non ha soluzioni predefinite da imporre: verifica la razionalità e la coerenza delle scelte prospettate".