Crediti da bonus edilizi, arriva la rateizzazione lunga

Crediti da bonus edilizi, arriva la rateizzazione lunga

Fornitori e cessionari potranno ripartire in dieci anni i crediti non ancora utilizzati ceduti entro il 31 marzo 2023 attraverso la nuova funzionalità "Ulteriore rateazione", online dal 2 maggio.

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12 maggio 2023

In un provvedimento del 2 maggio scorso, l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato la Piattaforma della cessione crediti. La novità consiste nella possibilità, per i soggetti titolari di Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche (come imprese edilizie, banche e altri cessionari), di ripartire in dieci anni i crediti non ancora utilizzati, per i quali è stata comunicata la prima opzione entro il 31 marzo 2023. Basterà utilizzare la nuova funzionalità, messa a disposizione a partire dal 2 maggio scorso, nell'area riservata dell'Agenzia.  

La comunicazione potrà riguardare anche solo una parte della rata del credito disponibile, la restante parte potrà essere comunicata successivamente aggiungendo anche altri eventuali crediti acquisiti nel tempo. 

Quali crediti sono ammessi

Come abbiamo detto la novità si applica ai crediti d'imposta per gli interventi attuati con Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche derivanti dalle opzioni per la prima cessione o per lo sconto in fattura comunicate all'Agenzia entro il 31 marzo scorso. I crediti non ancora utilizzati in compensazione potranno essere spalmati in dieci rate annuali di pari importo. In particolare la nuova ripartizione interessa i crediti residui riferiti:

  • agli anni 2022 e seguenti, per i crediti che derivano dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all'AdE fino al 31 ottobre 2022, relative al Superbonus;
  • agli anni 2023 e seguenti, per i crediti che derivano dalle comunicazioni inviate all'AdE :
    • dal primo novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative al Superbonus;
    • fino al 31 marzo 2023, relative al Sismabonus e al Bonus barriere architettoniche.

Ogni nuova rata annuale potrà essere utilizzata solo in compensazione e non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita.

Beneficiari

Fornitori e cessionari potranno comunicare all'Agenzia la scelta dell'opzione per la rateizzazione lunga accedendo all'area riservata dell'AdE, dove è attiva dal 2 maggio scorso la nuova funzione "ulteriore rateazione", all'interno della "Piattaforma cessione crediti". 

Dal 3 luglio 2023, il servizio sarà attivo anche per gli intermediari con delega alla consultazione del Cassetto fiscale dei titolari dei crediti. 

Come funziona, un esempio pratico

La comunicazione può riguardare anche solo una parte della rata del credito. La restante parte potrà essere comunicata in seguito, includendo nella rateizzazione anche gli eventuali altri crediti acquisiti. Facciamo un esempio pratico pubblicato dall'Agenzia delle Entrate: "un soggetto che dispone della rata del 2023 relativa a crediti di tipo Sismabonus dell’importo di 100 euro, che prevede di non avere sufficiente capacità per assorbirla in compensazione tramite F24 entro il 31 dicembre di quest’anno, potrà stimare la quota della rata del 2023 che riuscirà a utilizzare in compensazione entro la fine dell’anno (per esempio 60 euro) e comunicare all’Agenzia delle Entrate la restante parte della rata che non prevede di utilizzare (40 euro)".

Questo importo residuo verrà suddiviso in dieci rate annuali di 4 euro ciascuna, che potranno essere utilizzate in compensazione a partire dal primo gennaio fino al 31 dicembre degli anni dal 2024 al 2033. Se alla fine del 2023 il soggetto avrà altri crediti residui non compensabili, potrà ripartirli nei successivi dieci anni, con successive comunicazioni all'Agenzia.

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