La corsa dell'inflazione non si ferma e il disagio sociale cresce

La corsa dell'inflazione non si ferma e il disagio sociale cresce

Nonostante il calo del tasso di disoccupazione, l'andamento dei prezzi al consumo ha determinato un aumento dell'indice Mic di maggio. Previsioni negative anche per i prossimi mesi.  

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7 luglio 2022

Così come ad aprile, anche a maggio l'inflazione resta la grande protagonista dell'andamento del disagio sociale nel Misery Index Confcommercio (guarda il link ai dati completi in pdf). L’indicatore si è attestato su un valore stimato di 16,5, in aumento di tre decimi di punto su aprile. "Come atteso - ha osservato il direttore dell'Ufficio Studi Mariano Bella - esauritisi gli effetti delle misure una tantum sugli energetici, l’area del disagio sociale è tornata a crescere. I moderati miglioramenti rilevati sul versante della disoccupazione non riescono a compensare le decise accelerazioni che si registrano sul versante dei prezzi. Questa tendenza, sulla base delle prime stime relative alle dinamiche inflazionistiche nel mese di giugno, non sembra destinata a esaurirsi nel breve periodo". "I rischi di riflessi negativi, nei prossimi mesi, sui comportamenti delle famiglie, sulle possibilità di recupero dell’economia e sul mercato del lavoro, che già mostra segnali d’indebolimento - ha concluso Bella - diventano sempre più concreti, con un conseguente ampliamento dell’area del disagio sociale".

A maggio 2022 il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato all’8,1%, in ridimensionamento di due decimi rispetto ad aprile. Il dato è sintesi di una riduzione degli occupati (-49mila unità su aprile) e del numero di persone in cerca di lavoro (-44mila unità in termini congiunturali). A questa evoluzione si è associata, per il secondo mese consecutivo, una crescita degli inattivi (+48mila unità su aprile, concentrati prevalentemente nella classe 25-34 anni). Nello stesso mese le ore autorizzate di CIG sono state oltre 37,2 milioni, a cui si sommano circa 17,5 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà. In termini di ore di CIG effettivamente utilizzate, destagionalizzate e ricondotte a ULA, si stima che questo corrisponda a 90mila unità lavorative standard. Da questi dati risulta un tasso di disoccupazione esteso pari al 9,2% in lieve ridimensionamento su aprile.

Prezzi, disoccupazione e Misery Index Confcommercio (MIC) in Italia

anno

disoccupazione ufficiale (%)

disoccupazione estesa (%) *

Δ% prezzi-alta frequenza di acquisto

MIC*

2007

6,2

6,9

2,9

10,8

2014

12,7

15,6

0,3

20,0

2019

9,9

11,2

0,8

14,7

2020

9,3

13,8

0,2

17,6

2021

9,5

12,7

1,9

17,4

2021-IV trim

9,0

10,7

3,6

16,2

2022-I trim

8,5

9,9

5,4

16,5

2021-Agosto

9,1

12,3

2,4

17,3

2021-Settembre

9,1

11,6

2,6

16,6

2021-Ottobre

9,2

11,2

3,1

16,4

2021-Novembre

9,0

10,5

3,7

16,0

2021-Dicembre

8,8

10,6

4,0

16,3

2022-Gennaio

8,7

10,3

4,3

16,2

2022-Febbraio

8,5

9,9

5,3

16,4

2022-Marzo

8,3

9,5

6,5

16,8

2022-Aprile

8,3

9,4

5,8

16,2

2022-Maggio

8,1

9,2

6,7

16,5

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia su dati ISTAT ed INPS.

(*) I dati degli ultimi cinque mesi sono frutto di stima

 

Per quel che riguarda i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione annua del 6,7% (il dato più alto degli ultimi venticinque anni) in netta risalita rispetto al 5,8% di aprile, mese su cui avevano pesato le riduzioni delle accise sui carburanti. I primi dati di giugno indicano come la tendenza all’incremento dei prezzi non si sia ancora arrestata, coinvolgendo in misura di rilievo proprio i beni ed i servizi acquistati con maggior frequenza dalle famiglie, paniere che, peraltro, risulta difficilmente comprimibile. 

Misery Index Confcommercio

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia su dati ISTAT ed INPS.

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