Dalla Camera semaforo verde alla riforma fiscale
Dalla Camera semaforo verde alla riforma fiscale
Dalla Camera via libera alla riforma fiscale
Dopo il “pressing” del Governo sulle resistenze del relatore Emanuele Falsitta (Fi), che ha deciso di non presentare in Aula l’emendamento sulle agevolazioni fiscali per la ricerca, la Camera ha approvato la delega al Governo per la riforma fiscale contenuta nel disegno di legge collegato alla Finanziaria 2002. Il Ddl diviene quindi legge.
Questo è il “pacchetto” che esce dal Parlamento.
ADDIO IRPEF, ARRIVA L’IRE: L’Irpef cambia nome e anche faccia, si chiamerà semplicemente imposta sul reddito e per chi ha lavorato alla riforma si chiama già Ire. L’imposta sui redditi avrà due sole aliquote: il 23% fino a 100.000 euro e del 33 per cento oltre tale importo. La delega, come già previsto dalla Finanziaria, prevede una no-tax area per escludere il reddito equiparabile alla soglia di povertà dalla tassazione, e punta su una sostituzione delle detrazioni (sconti d’imposta) che saranno trasformate in deduzioni (sconti sul reddito imponibile). Queste saranno concentrate su alcuni valori di riferimento: famiglia, casa, sanità, istruzione, formazione, ricerca, previdenza, assistenza all’infanzia. Il Senato ha introdotto alcune modifiche per aumentare le deduzioni per le famiglie monoreddito e previsto agevolazioni fiscali per la parte di retribuzione commisurata ai risultati d’impresa.
TASSE E CAPITAL GAINS: Arriva un sistema più omogeneo per la tassazione di tutte le rendite finanziarie che ora sono tassate con due diverse aliquote: il 12,5% e il 27%. Il testo non indica la percentuale di prelievo ma spiega che si punta ad un regime sostitutivo che convergerà con quello proprio dei titoli di Stato, ora tassati al 12,5%. Un regime differenziato di favore fiscale è previsto per i fondi pensione, quelli etici e le casse di previdenza privatizzate
PICCOLE ATTIVITA’: E’ previsto un potenziamento degli Studi di Settore (che servono per risalire in modo personalizzato ai ricavi di lavoratori autonomi e piccole società) con un contemporaneo alleggerimento degli obblighi documentali. La delega, come anticipato dalla Finanziaria, propone il concordato triennale preventivo per le imprese e i lavoratori autonomi.
IRPEG E IRAP: Per le società è prevista a regime un’aliquota del 33% ma soprattutto introduce modalità di calcolo della base imponibile più vicine al livello europeo.
Viene così introdotto il “consolidato nazionale” e il “consolidato mondiale” per i gruppi di imprese.
IVA E DE-TAX: Anche per l’Iva arriva la riforma. E’ prevista che una quota possa essere ceduta per finalità etiche. E’ la De-Tax proposta dal ministro Tremonti.
IMPOSTA SUI SERVIZI E ACCISE: Per le accise sono previsti sistemi di prelievo in base alle indicazioni dell’Authority per l'energia e riorganizzazione delle accise in base a logiche di tutela ambientale sono i criteri generali che ispirano su questo punta la delega.
IL CODICE: Il testo della riforma contiene nel primi articoli una sorta di Statuto dei diritti e anche la previsione della messa a punto di un codice fiscale.