Dpef: commercio e artigianato, "serve una politica per le Pmi"

Dpef: commercio e artigianato, "serve una politica per le Pmi"

Documento congiunto di Confcommercio e delle altre organizzazioni. Chiesto un incontro al governo. Sangalli: "Serve una politica dedicata alle pmi". I nodi: la moratoria sui crediti, la commissione di massimo scoperto e la rivisitazione di Basilea 2.

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14 luglio 2009
Nel corso dell’incontro tra Governo e parti sociali sul Dpef, le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato (C

Nel corso dell’incontro tra Governo e parti sociali sul Dpef, le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato (Confcommercio, Casartigiani, Cna, Confartigianato, e Confesercenti), hanno presentato un documento congiunto illustrato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a nome di tutte le organizzazioni firmatarie. Nel documento si chiede un incontro con il governo “al più alto livello, per avviare un confronto sui contenuti più urgenti dell’azione da sviluppare per la tenuta delle pmi italiane in modo da fronteggiare la criticità della fase compresa fra la conclusione dell’estate e l’autunno prossimo”. I nodi principali sono: “la questione credito con l’avviso comune in materia di moratoria dei crediti, il problema della commissione di massimo scoperto e la rivisitazione dei parametri di Basilea 2 per temperare gli effetti prociclici”. In particolare le associazioni, che “riconoscono l’apprezzamento per le misure di politica economica fin qui poste in essere dal governo”, spiegano, fra l’altro, come sul tema delle politiche fiscali sia “necessaria una tempestiva valutazione degli effetti concreti della prima fase di revisione straordinaria degli studi di settore oltre a potenziare le misure di detassazione degli investimenti ampliando la gamma dei beni strumentali per l’attività di impresa”.

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