Dpef: lotta all'evasione senza aumentare l'Iva

Dpef: lotta all'evasione senza aumentare l'Iva

Il ministro dell'Economia Siniscalco ha consegnato le bozze del documento economico a Palazzo Chigi. "La nostra sfida è quella di mantenere il gettito senza alzare le aliquote, ma aumentando la base imponibile ed evitando fenomeni di frode".

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5 luglio 2005
Dpef: parola d'ordine, lotta all'evasione fiscale

 

 

Dpef: parola d'ordine, lotta all'evasione fiscale

 

Niente aumento dell'Iva, ma ricerca di nuove risorse attraverso una più stringente lotta all'evasione fiscale. Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco stoppa con un no deciso le voci che da giorni circolano sulla possibilità che nella prossima manovra, le cui linee guida saranno contenute nel Documento di programmazione economica, ci sarà un

ritocco delle aliquote dell'Iva. "L'aumento dell'Iva e una tassazione delle rendite finanziarie - ha spiegato il ministro - sono ipotesi che abbiamo già ripetutamente scartato perché non avrebbe senso finanziare una riduzione di imposte come quella sull'Irap, con l'aumento o l'introduzione di altre imposte". "La nostra sfida - ha sostenuto Siniscalco – è quella di mantenere il gettito senza alzare le aliquote, ma aumentando la base imponibile ed evitando fenomeni di frode". Più in generale il ministro parlando alla presentazione del rapporto annuale dell'Agenzia delle entrate ha sostenuto che il suo sogno è quello di "uscire definitivamente da una finanza pubblica straordinaria e di emergenza per andare verso una finanza il più noiosa possibile, fatta di entrate e uscite certe". Il ventaglio di ipotesi allo studio del Governo resta comunque ancora abbastanza ampio e alla vigilia degli incontri che nei prossimi giorni Siniscalco avrà con le parti sociali il quadro deve ancora essere definito. Se Siniscalco punta sul recupero dell'evasione il suo collega Roberto Maroni punta l'attenzione anche sul blocco delle deroghe del turn over nel pubblico impiego e da una più incisiva azione contro il lavoro nero. "Sono i tre punti che coerentemente potrebbero garantire risparmi strutturali rendendo possibile la riduzione della pressione fiscale".

 

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