Per il “ponte” della Liberazione in viaggio oltre nove milioni di italiani

Per il “ponte” della Liberazione in viaggio oltre nove milioni di italiani

Federalberghi stima un giro d’affari di oltre quattro miliardi, con una spesa capite di 466 euro. “Vincono” le città d’arte, mentre l’albergo torna ad essere l’alloggio preferito.

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21 aprile 2022

Saranno 9 milioni e 298mila gli italiani in viaggio in occasione del “ponte” del 25 aprile. È’ la stima comunicata da  Federalberghi sulla base di un’indagine commissionata ad ACS Marketing Solutions, secondo la quale il 92% resterà in Italia, scegliendo soprattutto le città d’arte (per il 31%) e generando un giro di affari di oltre 4 miliardi di euro. Ma vediamo i risultati nel dettaglio.

DESTINAZIONI PREFERITE – Il 91,7% degli intervistati resterà in Italia, scegliendo nell’ordine le località d’arte (31%), il mare (22,6%), la montagna (19,8%), le località termali (6,4%) e i laghi (3,1%). Chi andrà all’estero  preferirà le grandi capitali europee (67,3%), seguite da località marine in generale (16,4%), crociere (5,5%), grandi capitali extraeuropee (3,6%).

L’ALLOGGIO – Quello preferito sarà l’albergo (34,1%). Seguono la casa di parenti e amici con il 22,5%, i bed & breakfast (15,9%) e le case di proprietà (12,4%). La vacanza avrà una durata media di 3,2 notti.

LA SPESA MEDIA – Quella pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 466 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 433 euro, mentre chi trascorrerà un periodo di vacanza oltre confine sborserà 741 euro.

IL GIRO D’AFFARI – Sarà di di 4,33 miliardi di euro, con gran parte della spesa per i pasti (32%). L’alloggio e il viaggio assorbiranno entrambi il 19,4% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 13,2%.

I MOTIVI – Si cercano soprattutto riposo e relax (59,5%), seguiti dal divertimento (33,7%). Il 13,4% degli italiani approfitterà di questa occasione per visitare mostre, musei e fiere. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la scoperta di posti nuovi (10%) e l’abitudine (9,8%).

LE ATTIVITÀ’ – Le principali saranno le passeggiate (33,7%), con a ruota escursioni e gite (30,1%), visita a monumenti (22,7%) e a musei o mostre (20,2%).

I MOTIVI DI NON VACANZA – Fra coloro che non andranno in vacanza, il 39,9% non partirà per motivi economici, il 33,1% perché intende organizzare un viaggio in altro periodo e il 24,8% per motivi familiari.

 

Bocca: “l’albergo torna ad essere alloggio preferito”

 

"Siamo felici di poter constatare che i milioni di italiani partiti per le festività di Pasqua non sono stati un abbaglio. Non è episodica, in sostanza, la scelta di viaggiare: si torna invece a programmare una vacanza a stretto giro anche in occasione del ponte del 25 aprile, che quest’anno il calendario fa cadere per una fortunata congiuntura nella giornata di lunedì”. Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che non nasconde la propria soddisfazione: “credo che ci si debba emozionare di fronte ad una situazione che fino a poco tempo fa, a causa della pandemia, sembrava irraggiungibile”.

“La scelta del soggiorno fa anche riflettere sulla solidità delle nostre imprese, contro tutto e contro tutti. Secondo la nostra indagine – aggiunge Bocca – l’alloggio preferito dei viaggiatori sarà l’albergo, che sorpassa nell’occasione la scelta della casa di parenti ed amici. E’ un segnale importante per noi: significa che siamo nella direzione giusta e che gli alberghi vengono percepiti come luoghi di totale sicurezza”.

“La speranza – conclude il presidente degli albergatori italiani – è che si possa ridurre drasticamente la percentuale di nostri concittadini che non andranno in vacanza per motivi economici: la vacanza deve tornare ad essere accessibile a tutti”.

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