Federolio: allarme prezzi e preoccupazione per il nuovo raccolto

Federolio: allarme prezzi e preoccupazione per il nuovo raccolto

Le imprese confezionatrici di olio d'oliva lamentano aumenti dei prezzi all'origine del 40% in un anno
Le imprese confezionatrici di olio d'oliva lamentano aumenti

 

Le imprese confezionatrici di olio d'oliva lamentano aumenti

dei prezzi all'origine del 40% in un anno

FEDEROLIO: ALLARME PREZZI E

PREOCCUPAZIONE PER IL NUOVO RACCOLTO

 Roma, 2.09.05. 40% l'aumento in un anno dei prezzi all'origine degli oli d'oliva e un raccolto che si preannuncia scarso: questo l'allarme lanciato dalla Federazione nazionale del commercio oleario - Federolio, organizzazione aderente a Confcommercio che riunisce oltre 180 imprese confezionatrici di olio di oliva e grossisti del settore.

         La concreta disponibilità di olio di oliva sul mercato italiano per le imprese confezionatrici  è, e sarà anche nella prossima campagna, estremamente ridotta – evidenzia Federolio - ma il fenomeno è ben più rilevante nelle sue dimensioni e investe tutti i Paesi produttori del bacino del Mediterraneo. Tale situazione ha trovato puntuale riscontro negli ultimi mesi negli andamenti mercantili, dai quali emerge che le quotazioni dei prezzi all'origine degli oli di oliva hanno manifestato in tutte le piazze una costante tendenza al rialzo.

In particolare i prezzi all'origine dell'olio extra vergine sono in continua ascesa e questa tendenza è purtroppo destinata, nei prossimi mesi, a consolidarsi ulteriormente.

         Sulla piazza di Bari – la piazza di riferimento per le politiche comunitarie - nel mese di novembre 2004, la qualità olio extra vergine di oliva quotava 2,550 euro; successivamente la medesima qualità ha quotato nel mese di gennaio 2,850 €  e quindi nel mese di febbraio 2,950 €, raggiungendo  3,075 € a maggio,  3,125 € a luglio e ancora 3,225 € a fine luglio e 3,500/3.600 euro in questi giorni: un aumento, in meno di un anno, del 40% senza che vi siano –  sottolinea  Federolio - segnali di inversione di tendenza; analogo discorso vale per gli oli di oliva raffinati. 

         Il fenomeno, che ha peraltro interessato tutte le altre provenienze, italiane e non, è essenzialmente da ricollegarsi alla situazione venutasi a determinare in alcuni Paesi produttori del Mediterraneo e all'atteggiamento dei maggiori operatori agricoli di questi Paesi, preoccupati, evidentemente, non solo dell'insoddisfacente andamento delle produzioni nella campagna che ora volge al termine – conclude la nota -  ma anche e soprattutto delle previsioni, che  stanno puntualmente per realizzarsi, di un raccolto complessivamente scarso per la nuova campagna che avrà inizio il 1° novembre prossimo.

   Per informazioni:  Ufficio stampa Confcommercio  06/ 5866404 – 228  Federolio 06/5754201

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