Piano Strategico Turismo, Fiavet in Senato
Piano Strategico Turismo, Fiavet in Senato
La Federazione, audita sul Piano Strategico del Turismo 2023-2027, ha sottolineato il ruolo decisivo delle pmi del turismo organizzato.
Audizione in Senato il 9 maggio scorso per Fiavet sul Piano Strategico del Turismo 2023-2027. Attraverso il suo legale, Federico Lucarelli, la Federazione ha dapprima posto l’accento sul fenomeno della disintermediazione sottolineando che “ciò che serve al turismo è valorizzare l’intermediazione nella sua professionalità e nella capacità di produrre volumi ancora molto importanti”. In questa direzione le agenzie di viaggio, secondo Fiavet, sapranno unire il loro servizio di assistenza al viaggiatore con migliori performance nella comunicazione, nel marketing e nella commercializzare attraverso il digitale, grazie anche ad una formazione tematica specifica.
La Federazione ha poi definito fondamentale il Tourist Digital Hub, a patto che si prosegua nella rotta già tracciata dai bandi pubblicati dal Ministero del Turismo per l’adesione degli operatori al portale Italia.it. “In particolare, in riferimento all’intermediazione dei servizi turistici ‘esperienziali’, occorre garantire che il portale sia di supporto all’economia del turismo e che non si creino, come successo in passato in alcune Regioni, situazioni di sovrapposizione tra le competenze dei destination manager e le attività commerciali”.
Tra le altre osservazioni, Fiavet si è quindi soffermata sulla necessità di prendere in maggiore considerazione il trascurato turismo outgoing, che rappresenta per l’Italia un’importante fetta di fatturato. Altro tema caldo è il turismo scolastico, un’importante segmento del turismo organizzato per cui non c’è nessun intervento all’interno del Piano Strategico. Per questo, Fiavet ha insistito per l’uscita dal Codice degli appalti pubblici per questo specifico settore che necessita di una normativa autonoma proprio per il suo modus operandi.
Quanto al tema dei trasporti, parte integrante dei pacchetti turistici, Fiavet ha sottolineato la necessità di istituire fondi di garanzia in caso di fallimento delle compagnie o di comportamenti scorretti in occasione di overbooking. I fondi dovrebbero essere finanziati imponendo una percentuale sugli incassi di biglietteria dei vettori o con sanzioni da parte di Enac o Antitrust, come avviene per le altre aziende del turismo organizzato.
Infine Fiavet si è schierata per l’aggiornamento del Codice del Turismo, fermo al 2011, in particolare soffermandosi sul portale Infotrav del Ministero, database pubblico di riferimento per i consumatori, che dovrebbero poter verificare le agenzie di viaggio abilitate. Per la Federazione si potrebbe dotare ogni agenzia di un Codice Univoco Nazionale identificabile tramite QR code per facilitare le vendite tramite canali non abusivi.