Torna a crescere la fiducia delle imprese ma si ferma quella dei consumatori. Confcommercio: "Un dato negativo".

Torna a crescere la fiducia delle imprese ma si ferma quella dei consumatori. Confcommercio: "Un dato negativo".

A luglio, grazie a servizi e costruzioni, aumenta l'indice di fiducia delle imprese dopo i cali dei mesi precedenti. Frenata sul fronte dei consumatori.  

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27 luglio 2023

I dati Istat indicano che a luglio (link ai dati completi in pdf) l'indice di fiducia delle imprese aumenta, passando da 108,2 a 109,1, recuperando parzialmente i cali dei due mesi precedenti. La crescita dell'indicatore è determinata dal comparto dei servizi e da quello delle costruzioni. L'indice di fiducia dei consumatori invece si riduce pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-giugno 2023, da 108,6 a 106,7 e l'Istat sottolinea "un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale (ivi comprese le attese sulla disoccupazione) e delle attese sulla situazione economica personale". Tutte le serie componenti l'indice di fiducia dei consumatori si deteriorano eccetto i giudizi sull'opportunità di risparmiare nella fase attuale. I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti riflettono le variazioni registrate dalle singole variabili: il clima economico e il clima futuro calano, rispettivamente, da 127,6 a 123,4 e da 118,4 a 115,0); il clima personale e quello corrente diminuiscono in modo più contenuto (nell'ordine, da 102,2 a 101,1 e da 102,0, a 101,0).

Con riferimento alle imprese, tutti i comparti indagati registrano un aumento dell'indice di fiducia ad eccezione di quello manifatturiero. Più in dettaglio, l'indice di fiducia sale nei servizi di mercato (da 103,7 a 105,6), nel commercio al dettaglio (da 110,5 a 111,2) e, soprattutto, nelle costruzioni (da 162,5 a 166,5); invece nel comparto manifatturiero l'indice è in ripiegamento (da 100,2 a 99,3). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini e aumentano le attese sul livello della produzione; le scorte rimangono sostanzialmente stabili. Nei servizi di mercato e nelle costruzioni tutte le componenti sono orientate all'ottimismo mentre nel commercio al dettaglio giudizi favorevoli sulle vendite si associano ad un aumento del saldo delle opinioni sulle scorte e ad una diminuzione delle attese sulle vendite. 

Confcommercio: "Dato negativo"

"È un dato da valutare in modo complessivamente negativo. Per le imprese, il modesto incremento non modifica in misura significativa il profilo stagnante o decrescente delle aspettative. Si consolida l’orientamento flettente nelle imprese manifatturiere. Nell’ambito del commercio si rilevano miglioramenti del clima solo impercettibili. Lo stesso rimbalzo della fiducia nelle imprese turistiche è una moderata correzione dopo la caduta di giugno, a sua volta conseguenza della meteorologia avversa". Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulla fiducia di famiglie e imprese a luglio diffusi dall’Istat.

"La correzione al ribasso per le famiglie – continua la nota - contribuisce a rendere più credibile la rappresentazione della fiducia dei consumatori, dopo l’inattesa e sorprendente crescita di giugno. È un segnale che introduce alla lettura del forte rallentamento che dovrebbe avere connotato il secondo trimestre dell’anno in corso, coinvolgendo consumi e produzione industriale e, in definitiva, il profilo del prodotto interno lordo".

Altre notizie e approfondimenti sono a tua disposizione nel nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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