Istat, dati utili per imprese e famiglie

Istat, dati utili per imprese e famiglie

Questa pagina è dedicata agli ultimi aggiornamenti Istat. Il focus consente di restare sempre aggiornati su temi di economia nazionale quali occupazione, vendite al dettaglio, produzione e fatturato dell'industria, commercio estero, inflazione, fiducia dei consumatori e delle imprese Pil trimestrale.

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6 dicembre 2024

La pagina viene adeguata e aggiornata con le variazioni mensili su temi di economia nazionale integrata con i dati ufficiali Istat e i commenti dell'Ufficio Studi Confcommercio.

Gli argomenti presi in esame sono i seguenti:

Vendite al dettaglio

Si riportano, di seguito, gli aggiornamenti Istat sulle stime mensili delle vendite al dettaglio. Per vendite al dettaglio, o vendite al minuto, s’intendono quelle vendite che possono essere effettuate tramite negozio virtuale o fisico e che vengono eseguite da esercenti singoli o da società, come ad esempio i supermercati. Nel commercio al dettaglio sono incluse varie categorie di prodotti,  tra le principali: i beni di consumo comune (prodotti non alimentari), beni di consumo duraturo (beni che il consumatore può utilizzare più volte, come ad esempio automobili, elettrodomestici, mobili, ecc.) e, infine, i beni alimentari venduti dai ristoranti, supermercati e rivenditori ambulanti. Nel paragrafo che segue si analizzano, mese per mese, le variazioni mensili e annuali delle vendite al dettaglio di tutti i gruppi di prodotti.

Ultimo aggiornamento: dicembre 2024

Le vendite calano rispetto al mese precedente dello 0,5 in valore e dello 0,8% in volume. Su base annua invece crescono del 2,6% in valore e dell'1,5% in volume. Ne parliamo nell'articolo del 6 dicembre "Ottobre in chiaroscuro per le vendite al dettaglio".

Commercio al dettaglio, indice destagionalizzato e media mobile a tre mesi 

 

Gennaio 2019-ottobre 2024, dati in valore (base 2021=100) Fonte: Istat

Occupazione

Occupati, disoccupati e inattivi: una raccolta di dati e news sugli andamenti mensili e annuali del mercato del lavoro, eseguita dall'Istat e commentata dall'Ufficio Studi Confcommercio. L'analisi relativa le forze di lavoro viene aggiornata mensilmente. Il focus rileva, mese per mese, la stima degli occupati (tasso di occupazione) e dei disoccupati (tasso di disoccupazione), includendo anche il numero di inattivi (tasso di inattività), ovvero di tutte quelle persone che non sono occupate o che non sono alla ricerca di un’occupazione. 

Ultimo aggiornamento: dicembre 2024

A ottobre il tasso di occupazione sale al 62,5%, mentre quello relativo alla disoccupazione cala al 5,8%. Ne parliamo nell'articolo del 2 dicembre "Il mercato del lavoro torna a crescere".

 

Occupati. Gennaio 2019– ottobre 2024, valori assoluti in milioni, dati destagionalizzati. Fonte: Istat

Industria: produzione e fatturato

Aggiornamenti sull’indagine, condotta su base mensile, relativa la produzione industriale italiana. Il volume fisico (e la sua variazione nel tempo) generato dall’attività produttiva viene rilevato tramite un indice della produzione industriale, organizzato con rilevazioni statistiche svolte a campione. Come avviene per l’indice dei prezzi al consumo, anche in questo caso le rilevazioni sul volume di beni generati sono raccolte e organizzate in un paniere, che identifica le varie tipologie di prodotti. Ogni mese, inoltre, attraverso l’indice del fatturato è possibile misurare l'andamento delle vendite fornendo inoltre, sulla base degli ordini ricevuti dalle imprese, una misura dell'andamento futuro delle vendite stesse.

Ultimo aggiornamento: novembre 2024

A settembre 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia calato dello 0,4% rispetto ad agosto (clicca qui per i dati completi), mentre il dato tendenziale evidenzia una diminuzione del 4%.

Produzione industriale, indice destagionalizzato e media mobile a tre mesi 

Gennaio 2019–settembre 2024. Fonte: Istat

Fatturato dell'industria e dei servizi

A settembre il fatturato dell'industria è calato dello 0,3% in valore rispetto al mese precedente (-0,1% in volume), mentre su base annua c'è un calo del 5,7% in valore e del 4,7% in volume. Per il settore dei servizi, c'è un aumento dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume su base mensile, mentre su base tendenziale il calo è rispettivamente dell'1,6% e dell'1,4%. Queste le stime dell’Istat (link ai dati completi in pdf).

Fatturato dei servizi, indice e media mobile a tre mesi gennaio 2021–luglio 2024, fonte Istat

Commercio Estero

Il bollettino economico mensile relativo il commercio estero si focalizza sulle attività internazionali delle imprese italiane in ambito commerciale. Nello specifico vengono presi in esame dall’Istat i flussi commerciali dell’Italia relativamente ai prodotti importati ed esportati, nonché gli scambi commerciali con i Paesi europei ed extra europei. I dati, elaborati ed organizzati dall’Istat, derivano da due documenti acquisiti dall’Agenzia delle Dogane, differenti in base alla provenienza. Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea, le informazioni sono ricavate dai modelli Intrastat; mentre per i Paesi extra europei, i dati sono generati dal Documento Amministrativo Unico (D.A.U.). Una volta raccolti, i dati vengono forniti all’Istat che, tenendo conto di specifiche normative comunitarie sulle statistiche del commercio con l’estero, si occupa di rielaborarli per poi passarli al vaglio di verifica e approvazione dei revisori.

Ultimo aggiornamento: novembre 2024

A settembre esportazioni (+1,3%) e importazioni (+1,2%) in aumento su base mensile, con il saldo commerciale in positivo per 2.180 milioni di euro a fronte dell'avanzo di 2.132 milioni dello stesso mese del 2023 (vedi i  dati completi in pdf).

 

Flussi commerciali con l'estero, febbraio 2019-settembre 2024. Fonte: Istat

Inflazione

Si riportano, di seguito, gli aggiornamenti forniti dall'Istat, su base mensile, relativi il tasso di inflazione, oltre che sul rincaro generalizzato e continuo nel tempo del livello medio dei prezzi di beni e servizi. L'attenzione sul livello medio dei prezzi determina l’andamento dell’economia, la direzione delle politiche monetarie delle banche centrali ma anche l’aumento o la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie. È l'Istat ad occuparsi del calcolo dell’inflazione attraverso l’elaborazione di un indice dei prezzi al consumo, che viene determinato considerando un insieme di prezzi di beni e servizi (il cosiddetto paniere), in grado di rappresentare i consumi delle famiglie. Il paniere dei prezzi al consumo dell'Istat raggruppa, dunque, i prezzi dei beni alimentari, dei servizi sanitari, assicurazioni, prodotti di abbigliamento, calzature, ecc., che possono essere soggetti, nel tempo, a variazioni. Sulla base delle variazioni delle voci di spesa contenute nel paniere, l’Istat elabora l’indice dei prezzi al consumo.

Ultimo aggiornamento: novembre 2024

Le stime preliminari Istat indicano che a novembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dell'1,4% rispetto all'anno scorso, mentre è rimasto invariato su base mensile. Scopri di più nell'articolo del 29 novembre "I costi dell'energia spingono l'inflazione".

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO NIC Gennaio 2019- novembre 2024, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100)

 

Fiducia dei consumatori e delle imprese

Si riporta l’andamento congiunturale della fiducia dei consumatori e delle imprese, due indici che contribuiscono a inquadrare il clima e la tendenza economica del Paese, sia sotto il profilo imprenditoriale che di fruizione commerciale del cittadino. Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori, attraverso una serie di rilevazioni telefoniche a campione, composte da domande specifiche, è possibile rintracciare la fiducia dei singoli e delle famiglie in relazione alla spesa mensile. L’indagine, dalla quale viene estrapolato il conseguente indice di fiducia, delinea un quadro complessivo sul clima del consumatore in relazione a investimenti, risparmi, spese correnti, aspetti personali ed economici. Non meno importante per fotografare l’andamento economico del Paese è l’indice di fiducia delle imprese.

Ultimo aggiornamento: novembre 2024

Anche a novembre cala tanto la fiducia dei consumatori quanto quella delle imprese passando rispettivamente da 97,4 a 96,6 e da 93,1. Ne parliamo nell'articolo del 28 novembre "Imprese e consumatori, nuovo calo della fiducia" 

Indici del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese italiane, gennaio 2015-novembre 2024. Fonte: Istat

Pil trimestrale

Di seguito i dati Istat e il commento di Confcommercio del Prodotto interno lordo (Pil) italiano a frequenza trimestrale e/o mensile capaci di cogliere l’andamento infrannuale della variabile stessa. Gli  indicatori utilizzati dall'Istituto per le principali categorie di variabili sono:

  • produzione e valore aggiunto;
  • indicatori di prezzo per derivare la stima dei CET in volume;
  • dati commercio con l'estero e bilancia dei pagamenti;
  • consumi delle famiglie;
  • investimenti;
  • altri indicatori economici ( tra cui le statistiche mensili sul movimento - volume - dei clienti negli esercizi ricettivi di fonte Istat, i dati trimestrali dalla matrice dei conti di Bankitalia, l’indicatore trimestrale dei premi di fonte IVASS ecc...);
  • input di lavoro.

Ultimo aggiornamento: dicembre 2024

I dati definitivi Istat relativi al terzo trimestre 2024 indicano che l'economia italiana nel terzo trimestre 2024 è rimasta stabile rispetto al trimestre precedente ed è cresciuta dello 0,4% in confronto allo stesso periodo del 2023. Ne parliamo nell'articolo del 2 dicembre "Azienda Italia, nel terzo trimestre è crescita zero".

I trimestre 2012 – III trimestre 2024, indici destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2015) Fonte: Istat

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