Il Governo vara la manovra correttiva

Il Governo vara la manovra correttiva

Il Consiglio dei ministri, ha approvato il decreto legge con la manovra correttiva da 7,5 miliardi di euro per il 2004 di cui 5,5 per minore indebitamento delle pubbliche amministrazioni e 2 miliardi da risparmi per misure amministrative.

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9 luglio 2004
Conti pubblici: il governo vara la manovra

Conti pubblici: il governo vara la manovra

 

Il Consiglio dei ministri, ha approvato il decreto legge con la manovra correttiva da 7,5 miliardi di euro per il 2004 di cui 5,5 per minore indebitamento delle pubbliche amministrazioni e 2 miliardi da risparmi per misure amministrative. “Con lo stesso decreto - si legge in un comunicato di Palazzo Chigi – così come previsto dalla Legge Finanziaria, vengono anche introdotte norme per agevolare la costituzione di fondi d’investimento per immobili di uso governativo”. Il provvedimento, prevede anche la proroga del condono edilizio al 10 dicembre e il recepimento dei rilievi della Consulta sul rispetto delle competenze regionali in materia. In arrivo, inoltre, una rimodulazione delle accise sulle sigarette che comporterà aumenti per i prodotti più economici. La nota emessa dal Consiglio dei Ministri, sottolinea che “il decreto-legge incide in senso riduttivo sulle spese dei ministeri per complessivi 2,85 miliardi di euro, sulle spese per missioni, consulenze e di rappresentanza delle amministrazioni pubbliche per 100 milioni di euro, sui trasferimenti alle imprese, pubbliche e private per 1,35 miliardi di euro. Dal lato delle entrate, s’incide sul settore delle assicurazioni, delle banche e degli enti non commerciali, per complessivi 1,3 miliardi di euro”. Per le assicurazioni, infatti, il decreto stabilisce l’aumento dell'imposta annua sulle riserve delle polizze vita e dei fondi pensione che passa dallo 0,20% allo 0,30% che dovrebbe garantire all'erario circa 700 milioni. Mentre per le banche è previsto un allargamento della base imponibile Irap che garantirà incassi per 370 milioni nel 2004. Infine, per gli enti non commerciali, è prevista la cancellazione di alcune agevolazioni fiscali e l’allargamento della base imponibile che produrrà un innalzamento della pressione fiscale per circa 230 milioni di euro.

 

 

 

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