Indicatore consumi Maggio 2010

Indicatore consumi Maggio 2010

Domanda ancora debole con clima di fiducia in calo85/2010
85/10

 

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Roma, 06.07.10

 

 

Pesa il forte calo delle vendite di auto e moto per l’assenza di incentivi. Bene solo le spese per Ict, tempo libero e benessere personale.

 

INDICATORE CONSUMI: A MAGGIO DOMANDA ANCORA DEBOLE CON CLIMA DI FIDUCIA IN CALO

 

 

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala a maggio 2010 una diminuzione dell’1,1% in termini tendenziali confermando la tendenza al ridimensionamento della domanda emersa già nel mese di aprile (Tab. 2). Il dato va comunque letto con estrema cautela in considerazione dell’aumento, sia pure molto contenuto (0,1%), registrato in termini congiunturali e dell’effetto statistico determinato dal venir meno degli incentivi all’acquisto di autovetture, come segnala il diverso andamento registrato dall’indicatore al netto delle autovetture nell’ultimo trimestre (Fig. 2). La debolezza della domanda e le incertezze che caratterizzano i comportamenti delle famiglie sembrano avvalorati dall’ulteriore ripiegamento mostrato dal clima di fiducia delle famiglie nel mese di giugno. Articolata appare anche la situazione sul versante del sentiment delle imprese: a giugno, a fronte di un contenuto peggioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un miglioramento. La presenza di aspettative meno favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra contraddire il miglioramento registrato dalla produzione. Stando ai risultati dell’indagine rapida di Confindustria, nel mese di giugno la produzione è aumentata dell’1,1% rispetto maggio, tendenza che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi (supportata sia dagli incrementi degli ordinativi sia dal basso livello delle scorte).

 

FIG. 1

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La dinamica tendenziale dell’ICC in maggio (Tab. 2) riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-1,6% che segue il –2,6% di aprile) ed un moderato aumento della domanda di servizi (+0,5%).

I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato, a maggio 2010, una tendenza meno espansiva rispetto a quanto registrato ad aprile (+0,4% a fronte dell’1,0% del mese precedente). Il dato continua a riflettere il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi dei beni, nonostante la progressiva tendenza all’aumento registrata dai carburanti (Tab. 3).

 

FIG. 2

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, rispetto a maggio del 2009, un aumento dell’1,5%, proseguendo in un trend di crescita che permane ormai dicembre dello scorso anno, a cui hanno contribuito le dinamiche registrate dai concorsi e pronostici, dai prodotti audio-visivi e dai servizi ricreativi.

La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, a maggio, una flessione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, confermando la tendenza alla riduzione della spesa per questa tipologia di consumi.

Anche a maggio 2010 i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato una decisa diminuzione in termini tendenziali (-15,4%) scontando gli effetti del venir meno degli incentivi sulla domanda di autovetture e motocicli. In miglioramento, dopo la battuta d’arresto registrata in aprile, dovuta alla chiusura di alcuni scali, è risultata la domanda di trasporti aerei.

Il dato di maggio conferma la tendenza al miglioramento, in atto da alcuni mesi della domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico (+4,3% tendenziale). A questa dinamica ha contribuito essenzialmente la componente relativa ai beni mentre per i servizi la fase negativa non sembra essersi ancora esaurita.

La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato una crescita dell’1,8% dei volumi acquistati dalle famiglie.

Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione dello 0,6% rispetto a maggio del 2009, confermando come nonostante i risultati del primo trimestre, la fase critica della domanda non sia stata ancora superata.

Nel mese di maggio la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dello 0,9%, legata in larga parte alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV ed al recupero in atto sul versante della domanda di mobili.

Infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per maggio segnala una diminuzione dello 0,4% dei volumi acquistati.

 


 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE (variazioni tendenziali)

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ (variazioni tendenziali)

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC (variazioni tendenziali)

 

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano a maggio 2010 un contenuto miglioramento dell’ICC rispetto al mese precedente (+0,1%).

La variazione di maggio è sintesi di una stabilità della componente relativa ai beni e di un contenuto aumento della domanda di servizi (Tab. 4). 

L’andamento dell’ultimo mese evidenzia peraltro come per molti segmenti della domanda le dinamiche congiunturali presentino ancora un andamento non favorevole. Le uniche variazioni positive si registrano per la domanda di beni e servizi ricreativi e per i beni e servizi per le comunicazioni.

L’indicatore destagionalizzato suggerisce che i consumi reali delle famiglie stentano a trovare una sicura direzione di crescita, diversamente da quanto accade per i livelli produttivi della manifattura esportatrice.

 

 

TAB. 4 – VARIAZIONI CONGIUNTURALI DELL’ICC IN QUANTITÀ (DATI DESTAGIONALIZZATI)

 

 2009

 

 

 

 

 

 

 

2010

 

 

 

 

Giu

Lug

Ago

Set

Ott

Nov

Dic

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

SERVIZI

-0,3

0,3

0,2

-0,3

-0,1

0,0

1,0

-0,1

0,1

-0,6

0,0

0,2

BENI

1,0

0,3

0,0

0,2

0,1

0,3

0,4

-1,6

0,0

1,0

-2,7

0,0

  Di cui alimentari e bevande

0,1

-0,1

0,1

0,1

0,1

-0,3

0,0

-0,6

0,3

0,6

-0,5

-0,3

TOTALE

0,7

0,3

0,0

0,1

0,0

0,2

0,6

-1,2

0,0

0,5

-2,0

0,1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-0,1

0,9

0,8

-0,3

0,0

-0,7

-0,6

0,5

0,1

0,2

-0,3

0,9

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

-0,3

0,1

0,2

-0,1

-0,5

-0,1

1,5

-0,8

0,1

-1,2

0,3

-0,2

Beni e servizi per la mobilità

2,7

-0,1

-2,2

4,2

-0,5

3,3

1,5

-10,9

2,2

4,3

-16,5

-0,3

Beni e servizi per le comunicazioni

2,1

0,7

0,7

-1,8

0,6

0,4

1,8

2,2

-2,6

-0,1

0,1

0,7

Beni e servizi per la cura della persona

1,0

0,3

0,8

0,2

0,3

-0,3

-0,7

-1,0

0,5

1,2

0,3

-0,1

Abbigliamento e calzature

-0,3

0,3

-0,4

-0,5

0,6

-0,5

0,0

0,4

0,2

0,0

-0,2

-0,1

Beni e servizi per la casa

0,1

0,2

0,4

-0,3

-0,1

-0,2

0,0

0,2

0,5

-0,1

0,3

-0,3

Alimentari, bevande e tabacchi

0,3

0,0

-0,2

0,3

0,0

-0,3

0,0

-0,7

0,1

0,9

-0,7

-0,2

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio


 

PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

 

Beni e servizi ricreativi

Servizi postali

Cinema, sport e altri spettacoli

Servizi per le comunicazioni

Concorsi e pronostici

Beni e servizi per la cura della persona

Cartoleria, libri, giornali e riviste

Sanità

Compact disk, supporti magnetici audio, video e

Prodotti farmaceutici e terapeutici

strumenti musicali

Prodotti di profumeria e cura della persona

Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio

Abbigliamento e calzature

Altri prodotti

Abbigliamento, pellicce e pelli per pellicceria

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

Calzature, articoli in pelle e da viaggio

Alberghi

Beni e servizi per la casa

Pubblici esercizi

Affitti

Beni e servizi per la mobilità

Energia elettrica

Motocicli

Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa

Automobili

Elettrodomestici, radio, tv, registratori

Carburanti

Generi casalinghi durevoli e non durevoli

Pedaggi

Utensileria per la casa e ferramenta

Trasporti aerei

Alimentari, bevande e tabacchi

Beni e servizi per la comunicazione

Alimentari e bevande

Telecomunicazioni, telefonia e dotazioni per l’informatica

Tabacchi

Foto-ottica e pellicole

 

 

FONTI: AISCAT, AAMS, ANCMA, ASSAEROPORTI, FEDERALBERGHI, FIPE, FIT, ISTAT, MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, SIAE, SITA, TERNA, UNRAE.

CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2009 al 59,1% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2009 al 68,1%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 45,5% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è dell’85,4 %.

 

Tra il 2000 e il 2009 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 5,6% a fronte del 2,3% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente al –1,5% ed al –2,9%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000. Per l’abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l’IPCA riportato a base 2000.

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

 

PROSSIMA USCITA: 3 Settembre 2010

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