Indicatore consumi: rallentano i segnali di ripresa, alterna la fiducia delle famiglie

Indicatore consumi: rallentano i segnali di ripresa, alterna la fiducia delle famiglie

Deboli abbigliamento e alimentari, reggono comunicazioni e Ict.124/2010

                                                                 

 

 

 

124/10                                                                                                           

Roma, 5.10.10

 

 

Deboli abbigliamento e alimentari, reggono comunicazioni e Ict

 

INDICATORE CONSUMI: RALLENTANO I SEGNALI DI RIPRESA, ALTERNA LA FIDUCIA DELLE FAMIGLIE

 

 

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) relativo al mese di agosto 2010 segnala una diminuzione dello 0,7% in termini tendenziali (tab. 2) e, dopo un bimestre di moderata crescita, una flessione dello 0,3% in termini congiunturali confermando, così, il permanere di una fase di estrema debolezza della domanda per consumi da parte delle famiglie.

Qualche segnale positivo sembra emergere dal clima di fiducia delle famiglie: a settembre, infatti, si registra, dopo il calo di agosto, un contenuto miglioramento sebbene l’indicatore si collochi sul livelli ancora molto distanti da quelli raggiunti nella seconda parte del 2009.

All’incertezza che caratterizza l’andamento e le prospettive della domanda interna cominciano ad associarsi i primi segnali di indebolimento della fase di ripresa, che è stata fino ad oggi guidata dall’export. La produzione industriale ha registrato, nel mese di luglio, una variazione congiunturale dello 0,1%, il valore più contenuto da febbraio. A ciò si è aggiunto il deciso calo mostrato dagli ordinativi a giugno e luglio.

In linea con questi andamenti, il sentiment delle imprese manifatturiere ha registrato, a settembre, un contenuto calo in termini congiunturali, il primo da aprile del 2009. In ridimensionamento è risultato anche il clima di fiducia degli operatori del settore dei servizi, mentre gli imprenditori del commercio segnalano aspettative di un moderato miglioramento.

 


FIG. 1

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

«Questo documento è presente sul sito di Confcommercio all’indirizzo

http://www.confcommercio.it/home/SALA-STAMP/Comunicati/index.htm

00153 Roma – Piazza G.G.Belli 2, telefono 06.5866228/299 fax 06.5812880, e-mail:stampa@confcommercio.it»

 

La dinamica tendenziale dell’ICC di agosto riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-1,3%) ed un moderato aumento della domanda di servizi (+0,5%).

I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato un’ulteriore accelerazione (+1,3%). Il dato ha continuato a riflettere, in larga parte, gli aumenti registrati nel comparto dei servizi, in particolare di quelli relativi alla mobilità dovuti anche a fattori stagionali (tab. 3).

 


FIG. 2

 


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, rispetto ad agosto del 2009, una diminuzione dell’1,6%. Al suo interno va segnalata la tendenza al ridimensionamento dei tassi di crescita della componente relativa ai concorsi e pronostici particolarmente dinamica nei mesi precedenti.

La spesa per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, ad agosto, un contenuto aumento (0,1%), dinamica che non attenua le difficoltà del settore.

I consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato una decisa diminuzione in termini tendenziali (-8,5%), dinamica sulla quale continua a pesare il confronto con un periodo nel quale erano operativi gli incentivi all’acquisto di autovetture. Solo per il trasporto aereo la domanda continua ad evidenziare un miglioramento.

La domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico conferma anche ad agosto il permanere di una dinamica positiva (+1,3%), segnalando il comparto come il più dinamico nel corso del 2010. Al positivo andamento della componente relativa ai beni, per la quale le difficoltà degli ultimi due anni si sono tradotte solo in un deciso ridimensionamento dei ritmi di crescita, comincia ad associarsi anche un contenuto miglioramento per la domanda di servizi.

I volumi acquistati dalle famiglie per beni e servizi per la cura della persona hanno mostrato, rispetto ad agosto del 2009, una sostanziale stagnazione (+0,1%).

Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato, ad agosto 2010, una flessione dello 0,7% dei volumi acquistati dalle famiglie. Il dato dell’ultimo mese attenua le prospettive di ripresa della domanda che, nel bimestre precedente, aveva mostrato una contenuta tendenza alla ripresa.

Nel mese di agosto la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dello 0,1%, tendenza che continua ad essere legata alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV.

Infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per agosto segnala un aumento dello 0,3% dei volumi acquistati.

 

 

 

 

 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE (variazioni tendenziali)


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 


TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ (variazioni tendenziali)


Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 



TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC (variazioni tendenziali)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 


 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano ad agosto 2010, dopo un bimestre moderatamente positivo, una flessione dell’ICC, rispetto al mese precedente, dello 0,3%. Il dato, pur continuando a riflettere gli effetti del negativo andamento della domanda di autovetture, conferma le difficoltà della spesa per consumi, anche al netto di questa componente, a ritornare sui livelli pre-crisi (fig. 2).

La variazione registrata ad agosto è sintesi di un miglioramento della componente relativa ai servizi (+0,6%) e di una flessione della domanda di beni (-0,6%) (tab. 4). 

Tra i diversi aggregati che compongono l’indicatore le uniche variazioni positive si registrano per la domanda di beni e servizi ricreativi, e per i servizi di ristorazione e di alloggio.

Per gli alimentari e le bevande, dopo un bimestre di moderato recupero, ad agosto 2010 si è registrata una variazione negativa (-0,7% rispetto a luglio).

L’indicatore destagionalizzato conferma le difficoltà dei consumi reali delle famiglie a trovare una consolidata direzione di crescita, situazione che rischia di creare ulteriori difficoltà alla nostra economia in presenza di un probabile indebolimento nei prossimi mesi della domanda proveniente dall’estero.

 

 

TAB. 4 – VARIAZIONI CONGIUNTURALI DELL’ICC IN QUANTITÀ (DATI DESTAGIONALIZZATI)

 

 

 2009

 

 

 

 

2010

 

 

 

 

 

 

 

Set

Ott

Nov

Dic

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

SERVIZI

-0,2

-0,1

0,0

1,2

-0,6

0,1

-0,2

-0,1

-0,1

-0,3

0,2

0,6

BENI

0,4

-0,2

0,4

0,6

-2,0

0,1

1,2

-2,8

-0,4

0,7

0,1

-0,6

  Di cui alimentari e bevande

0,1

0,1

-0,4

0,4

-0,8

0,3

0,9

-0,9

-0,1

0,3

0,7

-0,7

TOTALE

0,3

-0,1

0,3

0,8

-1,6

0,1

0,8

-2,1

-0,3

0,4

0,1

-0,3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-0,4

-0,1

-0,7

-0,7

0,4

0,1

0,1

-0,3

-1,6

-0,2

1,2

1,0

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

0,1

-0,5

-0,2

1,9

-1,0

0,0

-0,6

0,2

-0,5

0,0

-0,5

0,7

Beni e servizi per la mobilità

6,3

-1,7

3,2

2,4

-12,7

3,1

4,7

-16,5

-0,5

1,4

-1,5

-0,8

Beni e servizi per le comunicazioni

-2,1

0,6

0,6

1,7

1,7

-2,5

0,3

0,3

0,7

0,7

0,0

-2,0

Beni e servizi per la cura della persona

0,2

0,4

-0,4

-0,6

-1,0

0,5

1,1

0,3

-0,4

0,7

0,1

0,0

Abbigliamento e calzature

-0,5

0,6

-0,4

0,0

0,3

0,1

-0,1

-0,2

-0,9

0,9

-0,3

-0,1

Beni e servizi per la casa

-0,8

-0,1

0,0

0,2

0,2

0,2

0,2

-0,3

-0,1

0,1

0,7

-0,3

Alimentari, bevande e tabacchi

0,4

0,0

-0,4

0,3

-0,9

0,2

1,2

-1,1

0,0

0,3

0,6

-0,4

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio


 

PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

 

Beni e servizi ricreativi

Servizi postali

Cinema, sport e altri spettacoli

Servizi per le comunicazioni

Concorsi e pronostici

Beni e servizi per la cura della persona

Cartoleria, libri, giornali e riviste

Sanità

Compact disk, supporti magnetici audio, video e

Prodotti farmaceutici e terapeutici

strumenti musicali

Prodotti di profumeria e cura della persona

Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio

Abbigliamento e calzature

Altri prodotti

Abbigliamento, pellicce e pelli per pellicceria

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

Calzature, articoli in pelle e da viaggio

Alberghi

Beni e servizi per la casa

Pubblici esercizi

Affitti

Beni e servizi per la mobilità

Energia elettrica

Motocicli

Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa

Automobili

Elettrodomestici, radio, tv, registratori

Carburanti

Generi casalinghi durevoli e non durevoli

Pedaggi

Utensileria per la casa e ferramenta

Trasporti aerei

Alimentari, bevande e tabacchi

Beni e servizi per la comunicazione

Alimentari e bevande

Telecomunicazioni, telefonia e dotazioni per l’informatica

Tabacchi

Foto-ottica e pellicole

 

 

FONTI: AISCAT, AAMS, ANCMA, ASSAEROPORTI, FEDERALBERGHI, FIPE, FIT, ISTAT, MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, SIAE, SITA, TERNA, UNRAE.

CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2009 al 59,1% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2009 al 68,1%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 45,5% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è dell’85,4 %.

 

Tra il 2000 e il 2009 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 5,6% a fronte del 2,3% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente al –1,5% ed al –2,9%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000. Per l’abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l’IPCA riportato a base 2000.

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

 

PROSSIMA USCITA: 4 novembre 2010

 

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