INFLAZIONE: VIZI PUBBLICI E VIRTU' PRIVATE

INFLAZIONE: VIZI PUBBLICI E VIRTU' PRIVATE

"I dati definitivi sull'inflazione a giugno confermano la sostanziale tenuta del sul fronte dei prezzi, che, stando alle dinamiche più recenti registrate alle prime fasi di commercializzazione, dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi". E' l'analisi del Centro Studi Confcommercio che sottolinea alcune preoccupazioni.

Da un lato, il contenimento dei prezzi non può essere affidato esclusivamente agli operatori privati, ma sono necessari comportamenti coerenti anche da parte di tutti i soggetti pubblici nel conseguire un obiettivo di inflazione inferiore al 2%. In questo senso é opportuno ricordare che il comparto dell'abbigliamento pur avendo subito nell'ultimo anno un incremento dell'aliquota IVA pari al 4% registra tassi tendenziali d'incremento dei prezzi al consumo del 2,7% mentre alcuni beni e servizi di pubblica utilità registrano incrementi ben più elevati.

Dall'altro lato, sarebbe anche opportuno, per stimolare una ripresa che appare molto contenuta e per dare più certezze agli imprenditori e alle famiglie, procedere in tempi più rapidi a quella discesa del TUS in grado di portare il nostro costo del denaro su livelli più vicini a quelli degli altri paesi della UEM.

La nota del Centro Studi Confcommercio rileva, inoltre, che sul versante dei conti pubblici si notano segnali di smottamento per effetto soprattutto di una lenta crescita economica, inferiore a quella prevista dal DPEF.

E che la situazione tenda a peggiorare lo si ricava anche dalle dichiarazioni del Ministro del Tesoro che, pur dichiarandosi favorevole alla proposta D'Alema sugli sgravi per creare lavoro, precisa che tale misura deve essere "compensata" da interventi che non determinino ammanchi di gettito.

"Non é in questo modo che può tornare la fiducia delle imprese e tra la gente".

 

 

 

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