Moda, accordo sulla musica nei negozi

Moda, accordo sulla musica nei negozi

Comunicato Federazione Moda Italia-SCF Tra Federazione Moda Italia-SCF (Società Consortile Fonografici) sull'equo compenso da pagare secondo quanto previsto dalle norme sul diritto d'autore 29 luglio 2005
Milano, 28 luglio 2005

 

Tra Federazione Moda Italia-SCF (Società Consortile Fonografici) sull'equo compenso da pagare secondo quanto previsto dalle norme sul diritto d'autore

 

MODA, ACCORDO SULLA MUSICA NEI NEGOZI

 

Renato Borghi, presidente Federazione Moda Italia e vicepresidente Unione del Commercio di Milano: "aderendo all'intesa vengono sanate le precedenti omissioni di versamento". Gianluigi Chiodaroli, presidente di SCF: "Questo accordo testimonia la forte sensibilità del mondo della moda per la musica".

Oltre il 50% degli esercizi commerciali nel tessile abbigliamento fa abitualmente uso della "musica d'ambiente"

 

 

Milano, 29 luglio 2005. Accordo tra SCF  (Società Consortile Fonografici) e Federazione Moda Italia (l'organizzazione, aderente a Confcommercio, che rappresenta 35.000 imprese distributive nella moda, nel tessile, nell'abbigliamento e nella pelletteria) sull'equo compenso dovuto per diffondere la musica nel negozio.

SCF è il consorzio maggiormente rappresentativo dei produttori discografici, costituito per esercitare in modo collettivo i diritti di utilizzazione relativi ai "fonogrammi" cioè i supporti (compact disc, musicassette ecc.) attraverso i quali viene diffusa la musica negli esrecizi commerciali.

Soddisfazione di Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia (e vicepresidente dell'Unione del Commercio di Milano) per l'intesa raggiunta con SCF.  "L'equo compenso ai produttori discografici è obbligatoriamente dovuto, come prevede la legge sul diritto d'autore. Con quest'accordo non soltanto contribuiamo a favorire una ‘cultura della legalità' nell'utilizzo della musica, ma diamo l'opportunità agli operatori commerciali associati a  Federazione Moda Italia di avere una riduzione del 15% sull'importo da pagare. Inoltre, aderendo all'intesa sottoscritta vengono sanate le precedenti omissioni di versamento".

Federazione Moda Italia stima che oltre il 50% degli esercizi commerciali nel tessile abbigliamento faccia abitualmente utilizzo della cosiddetta "musica d'ambiente". Per un negozio fino a 100 mq. l'equo compenso è di 56,80 euro. Da 101 a 200 mq. è di 86,30 euro.

L'accordo tra SCF e Federazione Moda Italia disciplina anche il compenso annuo per il diritto di copia per la riproduzione della musica: compenso pari al 50% di quanto dovuto per il diritto di utilizzazione dei "fonogrammi".

 "Questo accordo testimonia la forte sensibilità del mondo della moda per la musica", commenta Gianlugi Chiodaroli, presidente di SCF. "Viene così riconosciuto l'indiscutibile valore aggiunto che la musica di sottofondo trasmessa nei punti vendita può offrire in termini di qualificazione ambientale e di valore aggiunto per il business stesso".

"L'intesa raggiunta con Federazione Moda Italia rappresenta un elemento di continuità nell'azione intrapresa da SCF nei confronti degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi", conclude Chiodaroli. "Si tratta di un risultato strategico molto importante che rafforza la collaborazione già avviata l'anno scorso con Confcommercio e che ha portato alla maturazione del recente accordo con Federalberghi".

I risultati conseguiti da SCF confermano quindi la bontà di un cammino intrapreso da tempo in difesa dei diritti discografici: un impegno che ha conosciuto una svolta decisiva grazie alla ‘storica' sentenza emessa all'inizio del 2005 nei confronti di Benetton, che ha segnato il pieno riconoscimento del  ruolo di SCF come collecting society, a tutela dei diritti discografici, diversi dal diritto d'autore, confermando in via definitiva che, oltre che con la SIAE, occorre avere un contratto con SCF per diffondere regolarmente musica registrata presso i pubblici esercizi, come stabilito dalla legge sul diritto d'autore (L. 22.4.1941, n. 633).

 

Società Consortile Fonografici – SCF

SCF, Società Consortile Fonografici (www.scfitalia.it) opera in Italia dal febbraio del 2000 allo scopo di gestire professionalmente e amministrare in Italia i ‘diritti connessi al diritto d'autore', spettanti ai produttori fonografici. SCF offre un servizio che permette di utilizzare la musica in pubblico in maniera legittima: agisce per conto delle case discografiche, sia Major che Indipendenti, gestendo la raccolta e la ripartizione dei diritti e concludendo i contratti con chiunque voglia trasmettere o fare ascoltare in pubblico registrazioni e video musicali. Una ‘collecting society' che rappresenta oltre il 90% del repertorio discografico nazionale e internazionale pubblicato in Italia, garantendo la tutela di un bene tanto prezioso quanto immateriale: la musica.

 

 

 

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SCF

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