Per Confcommercio fondamentale la sigla di Patti per la Sicurezza e la Legalità articolati per categorie e territori e la videosorveglianza, che deve essere incentivata economicamente e agevolata normativamente

Per Confcommercio fondamentale la sigla di Patti per la Sicurezza e la Legalità articolati per categorie e territori e la videosorveglianza, che deve essere incentivata economicamente e agevolata normativamente

Squeri su criminalità: costa 3.000 euro ad impresa, il 2,5% del valore aggiunto dei nostri settori61/2011
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Roma, 04.04.11

 

Per Confcommercio fondamentale la sigla di Patti per la Sicurezza e la Legalità articolati per categorie e  territori e la videosorveglianza, che deve essere incentivata economicamente e agevolata normativamente.

 

Squeri su criminalità: costa 3.000 euro ad impresa, il 2,5% del valore aggiunto dei nostri settori

 

“La mappatura del crimine fotografa una realtà che conosciamo bene e conferma una teoria che sosteniamo da tempo: la sicurezza e la legalità sono fattori che incidono direttamente sulla competitività non solo del nostro sistema economico, ma dei territori e delle singole imprese”: questo il commento di Luca Squeri, Presidente Commissione Sicurezza e Legalità di Confcommercio allo studio dell’Anfp, Associazione Nazionale Funzionari di Polizia diffuso oggi.

“Nei settori che Confcommercio rappresenta, oltre il 70% delle imprese sostiene dei costi per proteggersi dalla criminalità, e quasi un quarto di queste destina alla sicurezza oltre il 5% dei ricavi. L’ Ufficio Studi Confcommercio – sottolinea Squeri -  ha calcolato che i costi sostenuti dalle imprese del commercio e dei pubblici esercizi in relazione alla criminalità ammontano, in Italia, a 5,2 mld di euro, il 2,5% del valore aggiunto  prodotto dal settore, una  percentuale che al Sud sale al 4,5%. Un valore medio, a livello nazionale, di circa 3.000 euro ad impresa”.

Secondo il rappresentante di Confcommercio: “la diffusione della videosorveglianza, in particolare se associata a sistemi “intelligenti” e finalizzata all’utilizzo delle forze di polizia può costituire un fattore di contrasto importante, come ci dimostrano i dati sulle rapine, in diminuzione a Milano, dove la Questura utilizza un software di analisi criminale innovativo. Ma la diffusione di questi sistemi deve essere supportata attraverso incentivi economici agli operatori (previsti fino al 2010 ed ora non più disponibili) e una normativa più “leggera” che, pur garantendo tutela della Privacy  e diritti dei lavoratori, non ostacoli il lavoro degli investigatori e contribuisca alla tutela non solo dei beni ma innanzitutto della sicurezza fisica degli operatori economici, oltre che dei loro clienti.”

“Confcommercio – conclude Squeri –  ha già da tempo siglato con il Ministero dell’Interno un protocollo sui sistemi di collegamento fra esercizi commerciali e centrali operative delle forze dell’ordine ed è pronta a concretizzare il proprio impegno sul fronte della legalità e del contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico -  ed in particolare per la lotta al racket ed all’usura, ma anche per arginare fenomeni quali la corruzione, la contraffazione, l’abusivismo - con un nuovo Patto per la Legalità e la Sicurezza che risponda in modo puntuale alle esigenze dei territori e dei diversi settori rappresentati”.

 

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