Sergio Billè ha inviato ai Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario una lettera con la quale esprime la preoccupazione che l'avvio della riforma del commercio avvenga in una situazione di vuoti legislativi e di incertezza e confusione nel sistema delle imprese.
La mancanza dei criteri di programmazione da parte delle Regioni pone i Comuni, dalla data del 24 aprile 1999, nella necessità di adottare provvedimenti urgenti, anche se transitori, per l'insediamento e l'esercizio delle attività commerciali al dettaglio.
In particolare, il Presidente di Confcommercio sottolinea la necessità di interventi specifici su determinate zone della città (quali, ad esempio, i centri storici, gli ambiti sottoposti a tutela storico-artistica, archeologica e paesaggistica, o le zone a forte concentrazione commerciale), per salvaguardare l'assetto del territorio, l'arredo urbano, il coordinamento tra le diverse tipologie di attività economiche presenti, la compatibilità delle merceologie e degli ambiti dimensionali dei nuovi esercizi di vicinato con il "paesaggio" urbano specifico.