Le città sostenibili verso l'impatto "zero"
Le città sostenibili verso l'impatto "zero"
Anche quest’anno Confcommercio ha partecipato all’evento dedicato al mondo della sostenibilità ambientale e tecnologica e delle smart cities organizzato da Rcs Academy.
A Milano si è svolta la sesta edizione del Green&Net Zero Talk organizzato da RCS Academy per parlare di infrastrutture sostenibili, green mobility e smart cities. Quest’anno Confcommercio ha partecipato con Enrico Postacchini, membro di Giunta e incaricato Confcommercio per commercio e città, e Paolo Testa, responsabile urbanistica e rigenerazione urbana per parlare delle sfide che ci attendono per valorizzare il tessuto economico cittadino e affrontare le sfide della digitalizzazione ma anche del cambiamento climatico. Secondo Postacchini "la riconversione a verde richiede tempi lunghi ed equilibrio, però nel frattempo bisogna porre rimedio a delle emergenze. Oggi stiamo affrontando un cambiamento climatico senza precedenti con infrastrutture che risalgono all’età romanica o napoleonica e quelle degli anni settanta non hanno goduto della manutenzione necessaria e vanno adeguate alle necessità di centri urbani e territori con una popolazione aumentata molto". Parlando poi del progetto Cities, Postacchini ha ricordato che "parte dal progetto di comunità che le imprese di prossimità svolgono e hanno sempre svolto e per le comunità il costo sociale aumenterebbe senz'altro con la perdita di esercizi commerciali. La standardizzazione globale è certamente un grande pericolo da scongiurare così come il rischio di non vivere la città per quello che è". Paolo Testa ha ricordato la fragilità dell’ecosistema e il fenomeno della desertificazione commerciale con la chiusura dei negozi causata da diversi fattori tra cui il cambiamento di stili di vita, l'avvento prepotente dell'e commerce ma anche l’aumento dei canoni di locazione. "Servono soluzioni e sostegni per far ripartire le imprese di prossimità. Questi fenomeni vanno osservati, e noi lo facciamo grazie al lavoro dell’Ufficio Studi Confcommercio con il suo annuale rapporto sulla demografia d’impresa, per poi mettere in campo delle soluzioni anche con la grande opportunità che ci viene dallo studio dei big data". "In questo campo - ha detto Testa - abbiamo fatto un accordo con grande operatore telefonico per conoscere in tempo reale i flussi sulle vie del commercio. Questo ci consente anche di mettere in piedi azioni mirate di riapertura di negozi sfitti sviluppando accordi con le amministrazioni locali per la riduzione di affitti e tasse come la tari e favorendo le imprese giovanili". "Come Confcommercio, con il progetto Cities vogliamo muovere le leve indispensabili per rigenerare le nostre città proprio a partire dal ruolo delle economie di prossimità. Le insegne dei negozi accesi danno anche un senso di sicurezza alle vie delle nostre città. Anche l’agenda politica locale si sta interessando a queto fenomeno della desertificazione commerciale. Abbiamo fatto anche un Protocollo d’intesa con Anci proprio per favorire lo sviluppo di queste soluzioni".
a cura di
Ugo Da Milano