Rigenerazione urbana, la proposta di Confcommercio Udine

Rigenerazione urbana, la proposta di Confcommercio Udine

Sei le macroaree di sviluppo individuate dall’Associazione. Da Pozzo: “solo con un approccio propositivo si riesce a concretizzare le cose”.

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19 aprile 2024

Infrastrutture, digitalizzazione, sostenibilità, energia, sicurezza, residenzialità e animazione. Sono le sei macro aree di sviluppo su cui basare, secondo Confcommercio Udine, un progetto di rigenerazione urbana di Udine, presentato il 19 aprile scorso nella Sala Valduga della Camera di Commercio di Pordenone e Udine alle imprese associate, presenti il vicesindaco Alessandro Venanzi e l’assessore alla Viabilità Ivano Marchiol.
“Il ruolo di un’associazione - ha detto il vicepresidente nazionale e presidente provinciale di Confcommercio, Giovanni Da Pozzo - richiede uno stretto contatto con le istituzioni e nel caso di Udine abbiamo costruito una collaborazione che ha consentito di mettere in cantiere iniziative a favore dell’economia della città. Tra le altre, il Distretto del commercio. Solo con un approccio propositivo, si riesce a concretizzare le cose, fermo restando che, quando vediamo che invece qualcosa non va, non abbiamo fatto mancare la critica costruttiva”. Da Pozzo ha quindi commentato una “fotografia” su dati 2023 Infocamere e Inps che mostra la presenza nel cCmune di Udine di 10.072 imprese registrate per un totale di 45.286 lavoratori, di cui oltre 20mila nel mondo del terziario, “un peso di grande significato economico e sociale”.
A illustrare le proposte di Confcommercio, frutto della sintesi di quanto già presentato alle amministrazioni comunali negli ultimi dieci anni, è stato il vicepresidente provinciale Fabio Passon, che ha sottolinea l’obiettivo di “ripensare la città nel suo insieme e non per parti”. Tra le sollecitazioni dell’Associazione il fatto che “la riorganizzazione effettiva della Ztl potrà compiersi solo avendo prima integrato un progetto generale e coerente che preveda monitori, analizzi e offra soluzioni al problema dei vuoti urbani che si sono creati svuotando le piazze dalle auto, ma senza dare contenuti e funzioni alternative ai nuovi spazi creati”. Spazio poi al tema della sicurezza, al ripensamento dei sensi di marcia di alcuni assi viari, alla programmazione con costanza di attività di animazione di alto livello.
“Sono proposte che partono dai problemi evidenziati dagli associati, il nostro principale punto di riferimento. Crediamo ci sia la possibilità, in collaborazione con il Comune, di risolvere tante criticità”, ha infine rimarcato il presidente del mandamento di Confcommercio Udine, Giuseppe Pavan.

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