Assonat: per i marina resort non c’è obbligo di identificare i diportisti
Assonat: per i marina resort non c’è obbligo di identificare i diportisti
Il Tribunale di Genova ha riconosciuto che i concessionari delle strutture portuali non hanno alcun potere di identificazione dei soggetti che pernottano all’interno delle imbarcazioni.
Con sentenza depositata il 7 marzo scorso il Tribunale di Genova ha assolto il legale rappresentante di un marina resort dall’accusa di non avere comunicato alla Questura territorialmente competente, secondo quanto previsto dall’articolo 109 T.U.L.P.S., le generalità delle persone alloggiate nelle imbarcazioni presenti nell’infrastruttura. Nella sentenza il Tribunale ha infatti riconosciuto che “i concessionari delle strutture portuali non hanno alcun potere di identificazione dei soggetti che pernottano all’interno delle proprie imbarcazioni ormeggiate nello specchio acqueo fornito dal marina resort”.
“Siamo molto soddisfatti dell’esito del giudizio. Si tratta di un provvedimento che - commenta il presidente di Assonat-Confcommercio, Luciano Serra - ha tenuto conto anche di quanto prevede il cosiddetto Piano del Mare sulla questione, ovvero l’ inapplicabilità dell’articolo 109 ai marina resorts in analogia a quanto previsto per i porti turistici”.
“Un risultato a favore della portualità turistica italiana che aiuta concretamente le nostre imprese nell’espletamento delle attività verso il diportismo nazionale ed internazionale. Prosegue il nostro impegno – conclude Serra – ai tavoli istituiti dal Governo a sostegno di azioni e istanze concrete per le nostre imprese, che sono una tessera qualificante del mosaico del turismo e rappresentano un comparto capace di offrire nuove opportunità di crescita per il nostro Paese, come dimostrano diversi studi sull’economia del mare”.